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In base al programma viaggi, chiesto in stazione a Treviso, mi recai in stazione a Montebelluna alle 7 del 9 giugno scorso per provvedere all’acquisto del biglietto per la tratta Montebelluna-Fabriano. Il personale mi disse che il Pc era rotto da sabato, pertanto non poteva emettere biglietti oltre la tratta Montebelluna-Padova. Acquistai la fascia chilometrica da 50 km. Mentre attendevo il treno regionale 11075, in partenza da Montebelluna per le ore 7.11, la voce dell’altoparlante annunciò il ritardo, causa guasto a un passaggio a livello. Dopo 20 minuti arrivò il treno. Pur essendo in ritardo, il regionale si fermò varie volte fuori dalle stazioni, arrivando a destinazione dopo 35 minuti. Così persi la coincidenza del regionale 2227 in partenza da Padova per le 8.10, in più dovendo provvedere all’acquisto del titolo di viaggio.
Acquistai pertanto un biglietto per il freccia argento 9411 al costo di 24 euro per Bologna. Il treno arrivò fortunatamente in orario (9.50), permettendomi così di acquistare i restanti titoli di viaggio, ma anche di poter salire sul regionale 2069 Bologna-Falconara delle ore 10.35 come da programma. Partì in orario anche questo treno, peccato che dopo due fermate il capotreno annunciò una sosta di ben 10 minuti perché c’era il rischio di arrivare troppo presto alla fermata successiva. Pazienza per la pulizia dei vagoni molto scarsa, ma sotto il sole battente non c’era nemmeno l’aria condizionata. In più, di 6 finestrini del mio vagone, solo 3 si potevano aprire, i restanti erano bloccati da viti incastrate.
Il treno ripartì, ma poco prima di entrare in stazione a Cesena il capotreno annunciò un guasto al locomotore: sosta a tempo indeterminato. Correggendosi poi, dicendo che il treno veniva soppresso. Mentre aspettavo il treno veloce 2127 delle 13.42, mi accertai dal personale Trenitalia se si riusciva a prendere la coincidenza per Fabriano. Venni rassicurata. Il treno 2127 arrivò e partì puntuale, ma si fermò varie volte, così da giungere a destinazione in ritardo. Scesi a Falconara Marittima, mi recai in biglietteria mostrando tutti i miei biglietti e spiegando tutto il disservizio, la perdita della coincidenza. Venni invitata dalla signorina dallo sportello a pagare il supplemento per l’intercity 541 in partenza alle ore 15.40. Malgrado la mia calma e la richiesta di spiegazioni, la signorina dello sportello, mi liquidò dicendo che anche lei prende i treni e conosce bene i disservizi.
Ora, questa è la mia storia avvenuta in un lunedì qualsiasi senza scioperi in corso. Nel giro di 2 anni il prezzo della stessa tratta con gli stessi treni è aumentata di ben 7,70 euro malgrado la totale inefficienza. Ho scritto a Trenitalia per sapere se ho diritto a un risarcimento e come posso comportarmi la prossima volta che dovrò viaggiare.

Monica Gallina – Caerano San Marco (Tv)

 

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