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Famiglie rivierasche preoccupate per le nuove regole per la raccolta dei rifiuti dettati da Veritas che da oggi entrano in vigore in tutti i comuni della Riviera. Frazionare, dividere, riciclare, separare e assegnare ad ogni contenitore i rispettivi rifiuti. Pannolini e pannoloni in appositi raccoglitori, i cartoni della pizza che non vanno nel bidone della carta, lastre di vetro, bicchieri di vetro e di cristallo che non vanno sul vetro, bicchieri e piatti di plastica che vanno sì sulla plastica, ma che se sono sporchi vanno nel secco. Per non parlar di tetra pak, pirex, lampadine e neon, specchi, giocattoli, cellophane, carta plasticata, chimica od oleata. Per capire bene la loro destinazione occorre leggere attentamente il manuale di Veritas. Così, libretto di istruzioni alla mano, ogni sera in casa sul come dividere e in quale bidone gettare i relativi rifiuti si apre una vera e propria appassionata discussione. Senza contare che i bidoni sono complessivamente sette e occupano molto spazio fisico. Tutti diversamente colorati, persino belli da vedere, ma tenerli davanti casa questo proprio no. E anche in questo caso le discussioni si moltiplicano. Perché il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti entri nella routine e nelle abitudini di tutti i giorni, sarà comunque necessario attendere qualche mese. Inizialmente Veritas chiuderà un occhio, ma poi scatteranno i controlli. L’obiettivo di Veritas spa è quello di raggiungere presto il traguardo del 70% di rifiuti riciclati, come previsto dalla relativa normativa. (v.com.)

 

PIANIGA – Tari, Cinque stelle contro Veritas  «Addebitate voci estranee ai rifiuti»

Nell’ultimo consiglio comunale di Pianiga il Movimento 5 stelle ha evidenziato anomalie al piano finanziario Veritas 2014. Il capogruppo Massimo Nacchi unitamente ai consiglieri Michele Zanetti e Livia Baratto hanno formulato alcuni rilievi sul calcolo della TARI. Massimo Nacchi osserva. «Al comune di Pianiga sono stati addebitati 1.540.000 euro ma vi sono delle voci che riteniamo non attinenti a costi relativi al servizio di raccolta dei rifiuti mentre altre sono indicate in modo generico e non comprensibile».
A cosa si riferisce? «Nella tabella dei costi di gestione indifferenziati vengono indicati costi, che dal prospetto finanziario risultano essere circa 105.000 euro, che dovrebbero coprire la campagna informativa, costi di consulenza ed in generale tutti i costi non compresi in raccolta trasporto, recupero e smaltimento. Cosa c’entrano questi costi con la definizione di Tari? A questi si aggiungono costi amministrativi di accertamento riscossione e contenzioso, circa 43.000 euro, ma non vi è il dettaglio per il comune di Pianiga, altri costi di 5.000 euro per il personale comunale che però è già a carico del comune, ci sono 9.000 euro di utenze e cancelleria e che comprendono 7.000 euro per il mantenimento dell’A.T.O. (Ambito territorio ottimale), ente sciolto il 31 dicembre 2012».
Il Movimento 5 Stelle conclude…«Su un totale addebitato al comune di 1.540.000 euro vi sono circa 175.000 euro che non dovrebbero essere inclusi nella Tari e questo porterebbe un risparmio per i cittadini di Pianiga di circa l’11%. Vi sono anche circa 300.000 euro che non vengono correttamente dettagliati» (l.per.)

 

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