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Gazzettino – Sulla Pedemontana scoppia la grana ghiaia

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

3

lug

2014

Mentre è arrivata la variante per Selva e Venegazzù, i proprietari chiedono i soldi della ghiaia. Erano state 291 le lettere d’invito mandate, sono stati forse ancor di più i presenti, ieri pomeriggio, all’incontro con gli espropriandi proprietari di terreni a Volpago, il Comune che, in tutto il tracciato della Pedemontana, ne conta il maggior numero: circa 300. E se la maggior parte era lì soprattutto per ascoltare, sono bastati gli interventi, o i tentativi di intervento, di alcuni oppositori a surriscaldare il clima. Anche se, sul fronte progettuale, una buona notizia c’è: è stata finalmente depositata in Comune la variante al tracciato che prevede, per Selva, l’eliminazione del cavalcavia, infrastruttura che in tutto il territorio, rappresentava l’aspetto più impattante. A Venegazzù viene invece prolungata la trincea di 200 metri. Al di là di questo, però, non sono mancati i motivi di lamentela da parte di chi ha parlato: qualcuno, ad esempio, ha evidenziato poca chiarezza nel rendere visibile la porzione di terreno espropriata a ciascuno (soprattutto se residente fuori Comune), anche se il sindaco Toffoletto ha fatto riferimento ad una vera marea di fotocopie predisposta dal Comune. Ma c’è anche chi ha evidenziato gli inevitabili intoppi legati agli espropri stessi. Ad esempio, un privato ha spiegato di condividere il terreno con altri 18 proprietari, tutti morti. È scoppiato anche il caso della ghiaia: infatti, mentre la Regione ha inserito gli introiti nel proprio piano, ci sarebbe una sentenza della Corte di cassazione secondo cui la ghiaia appartiene ai proprietari espropriati. E ciò ovviamente cambierebbe molte cose. Osvaldo Piccolotto, del Comitato trevigiano anti Pedemontana, ha potuto parlare in quanto tecnico che rappresenta uno dei ricorrenti puntando l’indice sulla discrepanza fra quantità di immissioni in possesso effettuate finora sul territorio (70 chilometri su 95) e importi pagati, 23 milioni su 324. «O avete dato il 10% a tutti o avete pagato il 10% degli interessati». L’ingegner Dolgetta, preposto agli espropri, ha replicato dal canto suo che «sono stati fatti accordi bonari per 26 milioni di euro e che si è pagato per 23». A Volpago le richieste di immissioni in possesso arriveranno tra fine agosto e inizio settembre, ma non va fatta confusione fra immissione in possesso (diritto di superficie) ed esproprio. Chiusura incandescente con duello fra Toffoletto e il referente dei comitati trevigiani Elvio Gatto sulla posizione dell’ingegner Fasiol.

Laura Bon

 

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