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Nuova Venezia – Mogliano. Nuova Esa, Comune parte civile.

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

4

lug

2014

Dopo Marcon un altro ente si è costituito contro i vertici societari

MOGLIANO – Oltre al Comune di Marcon, anche il Comune di Mogliano si costituirà parte civile – sempre con l’avvocato Elio Zaffalon – nel processo ai nuovi vertici della Esa, accusati di non aver smaltito i rifiuti accumulati in un deposito incontrollato dell’azienda (che si estende a scavalco tra i due comuni), come invece gli era stato ordinato dal sindaco di Marcon. Ieri, la prima udienza davanti alla giudice Irene Casol – pubblico ministero Giorgio gava – si è conclusa con un rinvio al 26 febbraio, per l’audizione dei testi dell’accusa. Al banco degli imputati il padovano Flavio Duse (60 anni, di Battaglia Terme) e Massimo Pittarello (57 anni, di Roma), rappresentanti legali il primo dal 2009 al 15 febbraio 2012 della società «Europambiente srl» e il secondo dal 15 febbraio di due anni fa ad oggi. Stando alle accuse la nuova società, subentrata alla «Nuova Esa sas di Valerio Sartori », avrebbe detenuto in modo incontrollato, mettendo a rischio l’intero ambiente circostante, una notevole quantità di rifiuti,anche pericolosi, scoperti dall’Arpav in un sopralluogo del 2009: notevoli quantità di terre provenienti da attività di bonifica, alla mercè delle piogge; plastiche e imballaggi; bombolette di schiuma poliuretanica rotte; grandi contenitori con rifiuti di demolizioni contenenti amianto; bidoni in plastica, componenti elettronici; cumulo di pneumatici usati; cumulo di traversine ferroviarie; onduline in cemento e soprattutto amianto. Un difetto di notifica all’imputato Pittarello ha imposto il rinvio dell’udienza. «La recentissima riforma in tema di contumacia, assurdamente impone la notifica tramite polizia giudiziaria all’imputato anche quando sia irreperibile, come Pittarello», commenta l’avvocato Zaffalon, «anche se ho esibito una visura camerale attesta che Pittarello fa il prestanome quale amministratore di un centinaio di società».

(r.d.r.)

 

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