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Settanta centimetri d’acqua in 90minuti: disagi in particolare a Scorzè e Noale

La rabbia dei residenti: «Estate o autunno poco cambia, servono interventi seri»

MIRANO – Dopo il nubifragio, gli allagamenti. Miranese ancora flagellato dal maltempo: il passaggio nel nucleo freddo del ciclone Gea, lo stesso che lunedì ha sradicato alberi, creando danni e black-out, ha scaricato sul comprensorio una nuova bomba d’acqua mercoledì sera, con piogge proseguite anche durante la notte. Il risultato sono stati allagamenti localizzati, ma con notevoli disagi per i cittadini. È accaduto in particolare a Scorzè, dov’è finita di nuovo sott’acqua, di oltre 30 centimetri, via Ronchi. Allagate anche via Marmolada, borgo Venezia, la zona del capitello Garoni e alcuni tratti della Castellana. Problemi anche in via Romagna. Viabilità difficile già mercoledì pomeriggio, poi l’acqua ha cominciato a scendere con la fine delle piogge. A Noale, nel pomeriggio di mercoledì, si è scatenato un nuovo nubifragio, con pioggia e grandine, che hanno mandato in tilt la rete di scolo. Allagamenti si sono registrati a Moniego centro, in via Ronchi, chiusa al traffico, via Brugnole, via Fosse e altre vie minori. Problemi idraulici anche a Santa Maria di Sala, dove l’acqua è salita all’incrocio tra via Rugoletto e via Pianiga a Veternigo e in via Marsari a Sant’Angelo. Caduti, in un’ora e mezza, fino a 70 centimetri di pioggia. A Campocroce di Mirano il maltempo ha provocato anche un incidente, per fortuna senza gravi conseguenze per gli occupanti: due auto si sono scontrate all’incrocio tra via Accopé Fratte e via Braguolo-Canaceo. Feriti lievi i conducenti, sul posto sono intervenuti i carabinieri. Disagi alla viabilità sono stati segnalati un po’ ovunque, con allagamenti di alcuni tratti stradali, mentre il livello dei fossi e dei canali secondari si è alzato rapidamente ovunque, fino a tracimare in alcuni punti di campagna. Allagati anche alcuni scantinati e garage, in particolare lungo le vie finite a mollo. Una situazione di disagio simile a quelle registrate in autunno, che rilancia l’allarme sulle manutenzioni e che si somma ai disagi patiti da ha già riportato danni nel temporale di lunedì, con forti raffiche di vento che hanno abbattuto diversi alberi, anche di grandi dimensioni, danneggiando tetti e recinzioni. A Mirano il Comune è alle prese con diversi interventi, in particolare in via Bollati, dove dovrà essere rifatto un intero tratto di strada, franato dopo il sollevamento di un platano. A Spinea situazione sotto controllo: dal comune arrivano però video e foto scattate durante l’avvicinamento del temporale, ripreso dalla prospettiva privilegiata dei piani alti dei condomini. L’acqua in ritirata ha lasciato ieri sulle strade soprattutto danni e nuove polemiche: da Scorzè a Santa Maria di Sala, passando per Noale, gli abitanti protestano per i problemi idraulici. «Se non sono i canali a tracimare, ci pensa il temporale», afferma sconsolato un residente, «ormai autunno o estate qui è uguale, a finire sotto siamo sempre noi, basta un giorno di pioggia. I risarcimenti non arrivano mai, di interventi risolutori non se ne parla nemmeno». E per il fine settimana, dopo la tregua odierna, caratterizzata da schiarite e sole, è previsto un nuovo peggioramento, con rovesci e temporali in arrivo già dal tardo pomeriggio-sera di domani.

Filippo De Gaspari

 

Rami crollati e fossi tracimati in Riviera

MIRA – Ancora disagi per il maltempo mercoledì sera con allagamenti e problemi legati alla caduta di grossi rami ed alberi in Riviera del Brenta. Si tratta però di problemi più limitati di quelli che aveva provocato invece il temporale di due giorni prima. A Mira ad andare in sofferenza è stata l’area nord, cioè le frazioni di Marano, Borbiago e la località di Olmo di Borbiago. Qui sono andati sott’acqua i sottopassi sulla bretella Bacchin e quelli in località Trescievoli. Problemi di allagamenti in via Malpaga per la tracimazioni di alcuni fossati. La caduta di grossi rami invece ha provocato danni a Oriago nell’area di via Sabbiona. Un altro Comune della Riviera finito in sofferenza è Pianiga, in pieno graticolato romano: allagamenti sono stati registrati in scantinati e garage a Mellaredo e Rivale, mentre il vento ha provocato danni a Cazzago e Pianiga capoluogo con grossi rami caduti e finiti sulle carreggiate principali e nei giardini delle case. «La situazione », spiega il sindaco Massimo Calzavara, «è stata attentamente monitorata da squadre della Protezione civile ». Non ci sono stati problemi stavolta invece nell’area di Fiesso, anche se qualche disagio per la tenuta delle condotte delle acque meteoriche si è verificata nella zona di via Barbariga, ai confini con l’omonima frazione di Vigonza. Problemi limitati alle colture agricole infine nell’area sud del comprensorio, i Comuni di Camponogara, Campagna Lupia e Campolongo. Qui si sono verificate locali grandinate che hanno provocato danni al mais e alle vigne. La stima dei danni verrà fatta dagli agricoltori nei prossimi giorni.

Alessandro Abbadir

 

veneto orientale

Scantinati e garage sommersi, disagi a Jesolo

Colpiti soprattutto il centro e il lido ovest. De Zotti: «Ridimensionare la rete fognaria»

JESOLO – Acquazzone notturno: disagi al centro e al lido ovest di Jesolo. La pioggia della notte tra mercoledì e giovedì ha allagato strade e piazze, alberghi e scantinati o garage. Una notte insonne per decine di famiglie e imprenditori del turismo. Le zone più colpite sono state piazza Aurora e piazza Marina, poi anche piazza Drago e via Levantina, via Verdi e via Cellini. In alcuni casi nelle abitazioni i residenti sono stati svegliati nel cuore della notte dall’abbaiare frenetico dei cani. Interventi dei vigili del fuoco di Jesolo; molti si sono arrangiati con secchi e catini per svuotare le abitazioni o i garage. Non potevano aspettare di vedere rovinati mobili, auto e tutto quanto avevano all’interno immerso nell’acqua. «Ci chiediamo dove sono finiti tutti quegli appelli al dimensionamento della rete fognaria principale», commentano Cristopher De Zotti di Jesolo Bene Comune e Lucas Pavanetto di Fratelli d’Italia, «e proponiamo un nuovo piano per la verifica della tenuta e la sistemazione di quelle zone che oramai da anni, durante le piogge, sono assediate dall’acqua. Via Aquileia, in particolare all’altezza del commissariato e fino a piazza Internazionale, anche ieri mattina erano un fiume. Viale del Bersagliere, Via Grammatica e Martin Luther King lo stesso. «Vogliamo sapere dal Comune », concludono, «quando verranno fatti gli interventi in quelle zone che, non in casi eccezionali, ma nella normalità di una pioggia si trasformano in laghi».

Giovanni Cagnassi

 

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