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Gazzettino – Le sette accuse contro Galan e la sua difesa

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

14

lug

2014

CASO MOSE – Le sette accuse contro Galan e la sua difesa

DOMANI IL VOTO – Alla Camera la decisione sul carcere per corruzione

OGGI L’ISTANZA – Gli avvocati depositano la richiesta di “domiciliari”

Il Mose e le mazzette, il patrimonio e la villa, le società, i conti e le “gole profonde”: in nove punti le contestazioni delle toghe e le repliche dell’ex Governatore veneto

Accusa & difesa: ecco perchè vogliono l’arresto di Galan

Per Giancarlo Galan l’esito finale della guerra si deciderà davanti ai giudici del Tribunale, quando si dovesse arrivare a un processo. Per il momento è impegnato nella battaglia per la libertà personale, visto che domani la Camera voterà sulla richiesta di arresto per corruzione dell’ex governatore del Veneto, capi d’imputazione per quasi 5 milioni di euro. Oggi l’annunciata mossa dei difensori Antonio Franchini e Niccolò Ghedini che presenteranno al gip la richiesta di trasformare l’eventuale custodia cautelare in carcere negli arresti domiciliari in ospedale o in casa. Perché il parlamentare è bisognoso di cure dopo una caduta con frattura alla gamba e conseguente tromboflebite, innestata in un quadro generale di rischi cardiaci.
Lo scontro è drammatico perché Galan rischia di finire per davvero in galera. Ma in base a quali elementi? Con quali prove? Lo hanno trovato con il sorcio in bocca o il profumo dei soldi è soltanto un sospetto in un’inchiesta che ha già trovato su altri fronti solide conferme? Ecco quello che Pm e difesa hanno messo sul piatto. Almeno fino ad ora.

I PAGATORI

ACCUSA. Secondo i Pm veneziani e il gip Scaramuzza che ha ordinato l’arresto di Galan, esistono dichiarazioni insuperabili di Giovanni Mazzacurati (Consorzio Venezia Nuova), Piergiorgio Baita (Impresa Mantovani) e Claudia Minutillo (ex segretaria di Galan in Regione e socia in Adria Infrastrutture). Sono loro a confermare la colossale corruzione. Le versioni si integrano e completano.
DIFESA. Gli accusatori sono inaffidabili perché hanno parlato quando erano detenuti per altre inchieste. Le loro versioni sono fantasiose e contraddittorie: nessuno può dire di aver consegnato soldi nelle mani di Galan, che non ha mai chiesto nulla a Mazzacurati e Baita.

UN MILIONE ALL’ANNO

ACCUSA. Galan ha ricevuto uno “stipendio” annuale di 1 milioni di euro da Mazzacurati e dal Consorzio Venezia Nuova. Dei versamenti hanno parlato Mazzacurati, Baita e Minutillo. Conferme di altri coinputati.
DIFESA. «Mai nulla ho ricevuto da Mazzacurati. Non so come difendermi da un’accusa così fantasiosa e totalmente destituita di fondamento. All’estero ho solo due conti in Croazia. Mazzacurati ha usato la fantasiosa storia del milione di euro all’anno quale “copertura” di proprie ingenti appropriazioni».

1,8 MILIONI PER IL MOSE

ACCUSA. Galan ha ricevuto dal Consorzio Venezia Nuova 900.000 euro nel 2007-08 per il rilascio (nel 2004) di parere favorevole al Mose dalla Commissione di Salvaguardia e altri 900.000 euro nel 2006-007 per il rilascio (nel 2002 e 2005) di parere favorevole della Commissione Via regionale sui progetti delle scogliere a Malamocco e Chioggia. Gli accusatori sono Mazzacurati e Baita, secondo cui la richiesta arrivò dall’assessore Renato Chisso.
DIFESA. «Poco credibili» pagamenti a distanza di anni dai pareri. Galan solo una volta presiedette la Commissione di Salvaguardia e non ha mai partecipato alla Commissione Via regionale.

SOLDI A SANTA CHIARA

ACCUSA. Nel 2005 Galan ricevette 200.000 euro all’hotel Santa Chiara a Venezia da Baita, tramite la Minutillo. I due confermano e anche l’imprenditore William Colombelli conferma l’incontro.
DIFESA. Colombelli non parla di passaggio di denaro da Baita a Minutillo da consegnare al Governatore. «Non ho mai ricevuto denari dall’ing. Baita, tantomeno ne ho a costui richiesti».

CONTO A SAN MARINO

ACCUSA. Nel 2005 ha ricevuto 50.000 euro in un conto corrente della International Bank di San Marino da Minutillo e Baita.
DIFESA. Era un conto “ufficiale e trasparente” aperto in modo simbolico per un accordo della Regione Veneto con la Repubblica. «Non operai mai alcuna movimentazione. Tale conto è stato utilizzato da terzi senza che io ne fossi a conoscenza e con la falsificazione delle mie firme».

VILLA SUI COLLI

ACCUSA. Si è fatto ristrutturare la villa a Cinto Euganeo con lavori al corpo centrale (2007-08) e alla barchessa (2011) pagati da Mantovani con sovraffatturazioni all’architetto per un milione 100 mila euro. L’accusa viene da Baita (e Nicolò Buson).
DIFESA. È una “fantasia”. La spesa è stata di 769.000 euro, lo dimostrano fatture e bonifici di pagamento all’architetto. Falsa la circostanza dei lavori in due tranches.

SOCIETÀ “ADRIA”

ACCUSA. Tramite la società PVP (commercialista Paolo Venuti) Galan si è fatto intestare il 7% delle quote di “Adria Infrastrutture” di Baita e Minutillo (valore 350.000 euro) per partecipare agli utili dei “project financing”.
DIFESA. Ammette l’investimento, ma nega di aver mai avvantaggiato Baita nei project-financing.

SOCIETÀ “NORDEST MEDIA”

ACCUSA. Tramite la società PVP si è fatto intestare il 70% di “Nordest Media” (valore 81.200 euro), per partecipare agli utili da raccolta pubblicitaria.
DIFESA. Ammette l’investimento, ma se ne disinteressò. Mai fatto nulla per la raccolta pubblicitaria.

PATRIMONIO

ACCUSA. Galan dal 2000 al 2011 ha incassato ufficialmente un milione 413 mila euro, ha speso 2 milioni 695 mila euro. La sproporzione è di un milione 281 mila euro.
DIFESA. Dal 2000 al 2013 Galan e consorte hanno avuto entrate per 3 milioni 461 mila euro, superiori di 701 mila euro alle spese. Nessuna entrata illecita.

Giuseppe Pietrobelli

 

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