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Ducale, Florian, Accademia, Ateneo Veneto, Querini: la lunga lista dei rifiuti

Tutti d’accordo e interessati, almeno a parole, ma al dunque nessuno ha offerto spazi e disponibilità per ospitare la mostra di Gianni Berengo Gardin sulle grandi navi. La vicenda della mostra del grande fotografo ospitata a Milano dal Fai, il Fondo per l’Ambiente Italiano, ma rifiutata – secondo quanto da lui stesso dichiarato – da Venezia, è molto istruttiva. Perché fa capire come la questione grandi navi – con gli interessi economici e commerciali che si porta dietro e i suoi risvolti politici – imbarazzi non poco anche l’imbarazzo istituzionale della città e lo paralizzi. Fino a clamorosi autogol, come appunto la mostra sulle grandi navi mostrata all’attenzione internazionale da Milano, perché a Venezia nessuno ha voluto di fatto organizzarla, non solo Fondazione Musei Civici e Bevilacqua La Masa. A quanto risulta, Berengo Gardin aveva mandato le prime quindici foto da lui scattate che immortalavano le grandi navi all’artista e poetessa veneziana Cristiana Moldi Ravenna, proprio per chiedere un appoggio “logistico” per organizzare una mostra su di esse a Venezia. La “signora influente” – per citare le parole usate da Berengo – che si incarica poi, d’intesa con Moldi-Ravenna, di contattare le istituzioni culturali veneziane che potrebbero ospitare la mostra è Adele Re Rebaudengo, presidente di Agarttha Arte e curatrice di mostre e cataloghi di fotografia. Maa Venezia, a quanto pare, non c’è nulla da fare. Lo stesso Fai – che pure ha organizzato la mostra milanese di Berengo – e che gestisce il Negozio Olivetti di Carlo Scarpa con la supervisione della Soprintendenza ai Beni architettonici e Paesaggistici di Venezia, non è in grado di fare altrettanto in laguna. Ma l’offerta di organizzare la mostra – nonostante nessuno dichiari esplicitamente di non volerla ospitare, ma mostri a parole interesse e comprensione – sarebbe più lunga. Non si può fare all’Accademia, non si può organizzare un pomeriggio con la proiezione delle foto delle grandi navi di Berengo all’Ateneo Veneto. Non si può fare neppure a Palazzo Ducale o alla Fondazione Querini Stampalia, o al Caffè Florian. Ma la lista potrebbe essere più lunga di così. E tutto questo in una città che con il sindaco uscente Giorgio Orsoni, si era ufficialmente spesa contro il passaggio delle grandi navi in Bacino di San Marco, denunciando il problema. L’unica offerta reale di spazi arriva ora da Paolo Costa. Dai nemici mi guardi Iddio, che dagli amici mi guardo io…

(e.t.)

 

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