Nuova Venezia – Tram a San Basilio, stop di Caccia
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
18
lug
2014
Lettera a Zappalorto: «L’accordo con il Porto è illegittimo e inaccettabile»
«Ho scritto subito al commissario Zappalorto: sappia che il Consiglio comunale non ha mai approvato l’inaccettabile accordo di programma raggiunto tra il Porto e l’ex assessore Bergamo per realizzare sì il nuovo terminal del tram a San Basilio, cedendo però a tutte le richieste del porto, come la ristrutturazione della stazione passeggeri che apre a nuovi ormeggi crocieristici per 28 mila metri cubi, quando le indicazioni del Consiglio erano state di segno totalmente opposto, per un suo abbattimento e apertura della zona alla città. Qualsiasi provvedimento diventa illegittimo senza il parere del Consiglio». Letto del via libera della Soprintendenza – pur con qualche prescrizioni – al progetto di nuovo terminal, l’ex capogruppo comunale della lista In Comune , Beppe Caccia, ha subito inviato una missiva al commissario Zappalorto, per accendere un faro sulla questione. «Quando a febbraio è uscita la notizia di questa vergognosa intesa», prosegue Caccia, «il Consiglio si è subito mobilitato per stopparla: non è possibile che adesso che l’amministrazione comunale è commissariata e la Provincia (che deve esprimersi sulla Via) in fase di smobilitazione per chiusura, questo progetto passi per il benestare di tre persone, siano la sovrintendenza, la presidente della provincia Zaccariotto e il commissario Zappalorto». «Approvare la bozza di accordo che era stata discussa tra il presidente Costa e l’allora assessore Bergamo sarebbe oggi un atto illegittimo, dal momento che quel testo non era mai stato discusso e tanto meno approvato dal Consiglio comunale», conclude Caccia, «contiene una serie di inaccettabili regali al Porto e, in particolare, confermerebbe la presenza della crocieristica in un’area urbana che tutti gli strumenti di pianificazione indicano dovrebbe essere restituita alla città, alle attività didattiche e di ricerca delle università, all’affaccio sul canale della Giudecca del quartiere di Santa Marta. Questo tentativo di accelerare dimostra come poteri forti, privi di qualsiasi legittimazione democratica, cerchino di approfittare del vuoto di governo locale in Comune, per imporre progetti già rigettati dalla nostra comunità. Un motivo in più perché si torni al più presto al voto, restituendola parola ai cittadini».