Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

Gazzettino – Ogm. La Procura ordina: mais da distruggere

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

19

lug

2014

La piantagione Ogm di Fidenato (sequestrata) verrà abbattuta oggi dagli agenti del corpo forestale

Il mais ogm Mon 810 coltivato a Colloredo di Monte Albano (in provincia di Udine) dal leader di Futuragra Giorgio Fidenato, da tempo impegnato in una battaglia pro mais transgenico, verrà distrutto. È l’effetto del decreto di sequestro preventivo urgente del terreno e delle piante, con contestuale distruzione delle stesse, firmato giovedì dalla Procura di Udine, che verrà eseguito questa mattina dagli uomini del corpo forestale statale e regionale. Nell’occasione il decreto verrà notificato al leader di Futuragra Giorgio Fidenato e ai due proprietari del terreno. L’intervento della Procura era stato sollecitato dalla Regione dopo che il 9 luglio la resistenza, ferma ma pacifica, attuata da Fidenato e da una sessantina di manifestanti aveva impedito l’esecuzione del provvedimento amministrativo con cui la stessa Regione aveva disposto la distruzione del mais transgenico.
Secondo quanto si è appreso, alla base del provvedimento di sequestro la Procura ipotizzerebbe la violazione dell’ultimo comma dell’articolo 4 del decreto-legge 91 del 2014, contenente le sanzioni per le violazioni dei divieti di coltivazione che, nel caso del mais ogm Mon 810, è stato introdotto con il decreto interministeriale di adozione delle misure di urgenza ai sensi dell’articolo 54 del regolamento Ce 178/2002 del 12 luglio 2013. Tra le motivazioni poste alla base del decreto vi sarebbero l’imminente fioritura delle piante di mais e le potenziali conseguenze dannose del mantenimento delle coltivazioni. A pesare sulla decisione del pm ci sarebbero anche le dichiarazioni pubblicamente rilasciate da Fidenato, dal quale gli inquirenti evincono che la coltivazione non verrà spontaneamente interrotta.
Il provvedimento è stato preannunciato giovedì pomeriggio in un tavolo convocato in Prefettura a Udine, a cui hanno preso parte il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello, il Corpo forestale dello Stato e della Regione, oltre ai vertici di Polizia, Carabinieri e Finanza per prevenire eventuali questioni di ordine pubblico che potrebbero derivare. Mentre Fidenato preannuncia già una resistenza passiva “gandhiana”.

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui