Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

Cinquecentomila euro per bloccare il degrado nell’isola. Dialogo con il ministero per la gestione

VENEZIA – Il ricorso annunciato dall’imprenditore veneziano Luigi Brugnaro non ha fermato l’Associazione Poveglia che ieri nella sala di San Leonardo ha annunciato l’apertura ufficiale di un nuovo fondo di scopo. Non è l’unica novità. Ieri sono nati anche due gruppi (accoglienza e progetto) con l’obiettivo di indirizzare i nuovi volontari e di monitorare i tempi di lavoro. All’incontro si sono presentate un centinaio abbondante di persone, curiose di conoscere gli scenari possibili. La speranza è che proponendo al Mibac l’Associazione Poveglia come gestore dell’isola, la Regione o il Ministero possano erogare finanziamenti provenienti dall’Unione Europea. Riassumendo: l’Associazione Poveglia sta inviando a tutti i 4.378 soci una mail con due domande: la prima è se si vogliono i soldi indietro, la seconda è se i soldi vogliono essere spostati al fondo di scopo che continuerà a occuparsi del futuro dell’isola. È importante che chi vuole i soldi indietro contatti l’Associazione Poveglia o si rechi per questa settimana al Bar Palanca perché, in alcuni casi, manca l’indicazione dell’Iban. Per adesso i numeri sono i seguenti: il 20,56%, pari a 900 persone, hanno chiesto la restituzione che è iniziata la scorsa settimana ed è quasi al termine. Il 59,48% (sul totale e il 74,32% dei rispondenti), pari a 2.604 soci, ha spostato i soldi nel nuovo fondo di scopo. Il 19,96%, pari a 874 soggetti, non hanno risposto. A ieri, dei 468.892 euro inizialmente raccolti con le donazioni, sono rimasti circa 365 mila euro (da togliere 78 mila euro restituiti, 5.829 di spese per stampe, magliette, bolli, organizzazione e 20 mila di caparra che non è ancora stata restituita). Il ricorso per adesso non intralcia i cittadini che sono ancora convinti che l’isola debba rimanere interamente pubblica. Durante l’incontro l’Associazione Poveglia ha presentato la “fase zero” che si realizzerà con i soldi del fondo scopo e che consiste nella realizzazione di un intervento minimo che vale sui 500 mila euro (bloccare degrado degli edifici e rendere percorribili gli spazi tra le strutture). Per il restauro conservativo degli edifici si è parlato di 3,7 milioni di euro. Per quanto riguarda il ricorso di Brugnaro, l’Associazione Poveglia ha detto che fino ad adesso non è giunta loro comunicazione che sia stato depositato e che la strada che percorreranno sarà quindi quella diretta al Ministero dei beni Culturali. Per adesso una cosa sola è certa: una festa ci sarà il 28 settembre, ancora una volta sognando Poveglia.

Vera Mantengoli

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui