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Gazzettino – “Idrovia, ritirate il bando”

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

26

lug

2014

LA PROTESTA S- indaci divisi: Fossò appoggia la richiesta, Fiesso invita a sostenere il progetto

Gli agricoltori di Cia: «Termini insufficienti per tutelare dal rischio idraulico»

Il bando regionale per la progettazione dell’idrovia Padova-Venezia non piace alla Confederazione Italiana degli Agricoltori di Venezia che chiederà alla Regione del Veneto il ritiro e la riformulazione di un nuovo bando. Contro le modalità del progetto appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea e su quella della Repubblica Italiana si erano già espressi l’associazione “Salvaguardia Idraulica del Veneziano e Padovano”, i comitati della Riviera del Brenta, Legambiente e alcuni esperti di idraulica e di navigazione interna. Contro le formule del bando era anche stato prospettato un esposto alla magistratura.
Se per chiudere la pratica dell’idrovia non è bastato mezzo secolo, ora i tempi sembrano dilatarsi ancora, nonostante le assicurazioni di fattibilità e di compatibilità fornite dall’assessore regionale alla Difesa del Suolo, Maurizio Conte, La richiesta della Cia arriva dopo un incontro avvenuto ieri mattina a Sambruson di Dolo. Alla riunione erano presenti sindaci e amministratori dei Comuni di Fossò, Stra e Fiesso d’Artico, rappresentanti dei comitati “Brenta Sicuro”, “Opzione Zero” e rappresentanti dei Consorzi di Bonifica del territorio.
«Forte del supporto raccolto oggi a Sambruson – ha detto Luca Lazzaro della Cia di Venezia – ribadiamo che i termini del bando sono insufficienti per tutelare il rischio idraulico del territorio padovano e veneziano. La portata del canale scolmatore va ampliata dai previsti 350 a 450 metri cubi d’acqua al secondo. Solo così si riuscirebbe ad alleggerire le piene del sistema Brenta-Bacchiglione». Grosse critiche sono piovute anche sulla scelta del tipo di imbarcazioni per il trasporto merci.
Diversità di vedute invece da parte degli amministratori pubblici intervenuti. Mentre il sindaco di Fossò, Federica Boscaro, ha approvato l’impostazione della Cia, il primo cittadino di Fiesso d’Artico, Andrea Martellato, ha invitato a non «dividersi sulle scelte fatte dalla Regione e di sostenere comunque il progetto, con migliorie condivise, piuttosto che mandare tutto all’aria».
A conclusione dell’incontro,il presidente di Cia Venezia, Paolo Quaggio, ha spiegato che oltre all’imprescindibile importanza dell’opera, «l’idrovia potrebbe anche stimolare una nuova cultura del territorio, attrezzandola di una pista ciclabile in un’ottica di turismo lento e integrabile con altre attività a basso impatto ambientale».

Vittorino Compagno

 

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