Gazzettino – Padova. Ospedale, il Consiglio regionale stoppa Bitonci
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1
ago
2014
IL CASO PADOVA – Intanto in Comune il Carroccio e gli “azzurri” appoggiano il progetto del sindaco
Passa a maggioranza, grazie a Lega e Fi, la mozione per una nuova struttura in un’area diversa dall’attuale
Vecchio-su-nuovo. Nuovo-su-nuovo. Continua lo strabismo che ha colpito Lega e Forza Italia sul futuro dell’ospedale di Padova. Divergenza, certificata, anche ieri, da un voto in Consiglio regionale favorevole ad un nuovo ospedale: 34 sì, sette astenuti, non ha votato il capogruppo della Lega Caner.
Un vortice senza fine. Martedì, il sindaco Massimo Bitonci, in un faccia-a-faccia ufficiale e tecnico in Regione con il compagno di partito Luca Zaia, ha chiuso le porte alla realizzazione di un nuovo nosocomio nella zona Ovest della città, preferendo l’ampliamento dell’attuale struttura. Una posizione intransigente, recepita dal governatore regionale («non si può agire senza il consenso dell’amministrazione locale») con conseguente stop a qualunque ipotesi, in attesa che il comune indichi una soluzione diversa da discutere sempre con la Regione.
Trascorse ventiquattro ore, arriva una mozione firmata da più consiglieri regionali, anche di Forza Italia, e compreso l’assessore leghista, il padovano Maurizio Conte (area Tosi), che spinge per un nuovo ospedale in un’area diversa dall’attuale, in via Giustiniani. Quindi, nuovo-su-nuovo, anche se non a Padova Ovest; in sostanza l’ipotesi che il governatore portava avanti in base ad una decisione presa nel 2011 quando Bitonci non era certamente sindaco di Padova. Chi si aspettava che il documento restasse semplice indicazione di consiglieri regionali, si è dovuto ricredere. Ieri, la mozione è diventata la posizione ufficiale del Consiglio regionale. E anche in questo caso tra i sostenitori, esponenti di tutti i partiti, compresi quelli di Forza Italia e Ncd. E non manca il leghista Conte, quale si sono aggiunti altri colleghi padani: gli assessori Roberto Ciambetti e Daniele Stival, i consiglieri Luca Baggio, Nicola Finco, Matteo Toscani e Stefano Falconi. A conti fatti la Lega è divisa in tre: chi che vuole ampliare e ammodernare l’attuale ospedale (Bitonci); chi ha bocciato l’ipotesi Padova Ovest e ora attende una controproposta dal Comune (Zaia); chi sta sconfessando e punta da un nuovo ospedale e non certo nella stessa area dove sorge l’attuale (Conte da ieri capofila di una più ampia squadra). Posizione quest’ultima, che ha folgorato la maggioranza dell’assemblea veneta, quasi sia uno “schiaffo” al sindaco di Padova.
L’interessato, però, non si scompone. E, come altro esempio di strabismo politico, nelle stesse ore del dibattito in Regione, in Comune a Padova i capigruppo di Forza Italia e Lega, calavano il loro asso: anche in questo caso una mozione con l’obiettivo di realizzare una nuova struttura sanitaria nell’attuale area. Punto per Bitonci, che esulta considerando la decisione della Regione in linea con lui: «Si ribadisce che Padova Ovest non è idonea ad ospitare il nuovo ospedale». Vero, nella mozione non si parla di una localizzazione precisa. Si dice, però, che di vecchio-su-nuovo non se ne parla, per rafforzare il suo ruolo di eccellenza sanitaria, Padova ha bisogno di un nuovo ospedale in una nuova zona. E i soldi ci saranno solo per questa soluzione.
Il governatore Zaia, resta fermo sulla chiara posizione di amministratore che non può agire contro la volontà di una amministrazione comunale, fosse anche di identica militanza politica. Oggi, pero, il presidente del Veneto, atteso ad un appuntamento istituzionale all’ospedale di Mestre, potrebbe scrivere un altro capitolo.
Giorgio Gasco