Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

Il nuovo ente del miranese

Ferri eletto con i voti della maggioranza: polemiche a Martellago

MIRANO – Ecco il primo Consiglio dell’Unione dei sei Comuni del Miranese. La giunta sarà formata dai sindaci di Martellago (Monica Barbiero), Mirano (Maria Rosa Pavanello), Noale (Patrizia Andreotti), Salzano (Alessandro Quaresimin), Santa Maria di Sala (Nicola Fragomeni) e Spinea (Silvano Checchin). Eletti in Consiglio tre rappresentanti (due di maggioranza e uno di minoranza) per ogni Comune. Il presidente, eletto dai sindaci, rimarrà in carica, a rotazione, per un anno. In Consiglio per Mirano Giorgio Barbato (Udc) e Tommaso Politi (Pd) e Martina Pasqualetto (Movimento 5 Stelle); per Noale Davide Boschin (Pd), Annamaria Tosatto (La forza dei noalesi) e Michele Celeghin (Noalesi al centro) e per Salzano Andrea Pellizzon ed Elisa Zanin (entrambi della lista Il tuo paese vivo) e Giuliano Stevanato (Lega).Aloro si aggiungono i salesi Luca Morosin e Stefano Pistore (Generazioni per crescere), Giuseppe Rodighiero (Civica Insieme), gli spinetensi Marzia Marastoni (Pd), Anna Malvestio (Spinea con Checchin), Stefania Mazzotta (Movimento 5 Stelle) e i martellacensi Elena Moscatelli (Pd), Sara Faraon (Impegno Comune) e Alberto Ferri (Lega Nord). E proprio a Martellago si registra la polemica più aspra. Grazie ai voti della maggioranza è passato Ferri (erano assenti gli altri due dell’opposizione Moreno Bernardi e Gianfranco Pesce), visto che le minoranze (Lega e M5S) non avevano trovato un accordo precedente. «Accogliamo la sfida di Ferri» dice il capogruppo del Pd Alessandro Zanuoli spiegando la scelta «perché ha permesso di approvare lo statuto al primo turno». Ma il M5S non ci sta. «Agite in barba alla volontà dei cittadini perché siamo più rappresentativi » dice il capogruppo Barbara Simoncini, mentre Andrea Marchiori aggiunge: «Vi arrogate il diritto di decidere anche per la minoranza».

(a.rag.)

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui