Gazzettino – Dolo. “Non perdiamo solo l’ospedale”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
9
ago
2014
Le associazioni hanno raccolto molte firme per l’ospedale
DOLO – Il Comitato Marcato denuncia che la Riviera del Brenta perderà anche le strutture intermedie
Oltre all’ospedale, la Riviera del Brenta rischia di perdere pure le strutture intermedie. «In Riviera non ci saranno ospedali per acuti ma neppure strutture intermedie per i ricoveri post acuti, dato che in ospedale ci possono stare al massimo 6 giorni – interviene il Comitato Marcato -. Tali strutture, oltre a essere affidate ai privati, sono a pagamento per una quota anche a carico delle famiglie, che dopo il 31° giorno è di 25 euro e dopo il 60° giorno di 45 euro. Anche nel caso delle strutture intermedie i sindaci litigano su dove saranno collocate ma nessuno fa il conto che dopo i 30 o 60 giorni di ricovero, se la famiglia non ha le possibilità economiche, dovranno farsene carico loro perché la Regione se ne lava le mani». Il Comitato sostiene che dopo l’approvazione delle Schede Ospedaliere si sarebbe aspettato le Schede Territoriali proprio per definire tali strutture e servizi nel territorio: «Invece la Regione, con un colpo di mano, ha deciso dove e a chi affidarne la gestione, senza un confronto con il territorio. Per l’Ulss 13 le strutture più significative saranno ai margini, nei Comuni a nord e confinanti con Mestre».
«Non saranno create strutture edilizie ex novo ma l’obiettivo è quello di utilizzare il patrimonio esistente adeguando le strutture in essere a queste tre tipologie» ha affermato Michele Maglio, direttore dei Servizi sociali dell’Azienda sanitaria.
«Quali potrebbero essere le strutture nella nostra Ulss utilizzabili per tale scopo? – si chiede allora il Comitato -. Solo quelle private, naturalmente. Eppure, all’interno dell’Ospedale di Dolo ci sono padiglioni idonei, dismessi e completamente vuoti che, però, oltre a essere un patrimonio pubblico, sono stati destinati a una diversa operazione immobiliare, in difformità però alla Delibera Regionale appena approvata».
Lino Perini