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DOLO – Gei (Il Ponte del Dolo) scrive al difensore regionale: «E’ solo una comoda scorciatoia»

Giorgio Gei, capogruppo de “Il Ponte del Dolo” ha inviato una lettera al Difensore Civico regionale chiedendo che non venga presa in considerazione la richiesta di nomina del Commissario ad acta per risolvere la grana del Pati, il Piano di assetto del territorio intercomunale che l’Amministrazione non è riuscita ad approvare. Il consigliere, riferendosi alla richiesta del primo luglio scorso del sindaco di Dolo, dice che le difficoltà di adozione del Pati Dolo-Fiesso d’Artico da parte del Consiglio comunale di Dolo hanno motivazioni meramente politiche: «L’attuale maggioranza si trova, infatti, ad aver perso nel corso del tempo tre consiglieri, passati in minoranza: questi numeri avrebbero consigliato una maggiore condivisione nel processo di elaborazione del Pati – commenta ancora Gai -, ma questo è stato invece inviato in Provincia per l’adozione senza essere mai stato preventivamente discusso. Le commissioni consiliari sul tema si sono tenute solo successivamente, quando non era più possibile alcuna modifica». E come se non bastasse, dei tre Consigli convocati per l’approvazione del Pati, «due sono stati rinviati subito per errori procedurali, mentre nell’unico Consiglio comunale in cui si è aperta la discussione, la maggioranza ha dovuto prendere atto di non essere in grado di garantire il numero legale in prima convocazione, ritenendo, però, di non espletare il tentativo di adottare il Pati con la maggioranza ridotta in una seconda convocazione». Giorgio Gei conclude, quindi, accusando la maggioranza di rifugiarsi dietro la «comoda scorciatoia del commissario ad acta per aggirare e risolvere un problema che è solo politico, almeno fin quando non saranno espletati tutti i percorsi a disposizione del consiglio comunale, al cui interno si può e si deve trovare la soluzione a tale situazione di stallo».

Lino Perini

 

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