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Nuova Venezia – Lo scavo del Contorta divide la citta’

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

10

ago

2014

GRANDI NAVI »DOPO IL VERDETTO DEL COMITATONE

Bettin: «Il blitz è stato una forzatura»

VITTORIO ZAPPALORTO – Personalmente avrei preferito che fossero sottoposti alla Valutazione d’impatto ambientale anche altri progetti

«Come commissario straordinario del Comune di Venezia, al Comitatone per quanto riguarda la questione del passaggio delle grandi navi in Bacino di San Marco ho fatto solo atto di presenza e ho fatto mettere a verbale in apertura la mia difficoltà a rappresentare il Comune di Venezia su una questione talmente importante e preminentemente politica come è quella sulle modalità di passaggio delle grandi navi. Non ho votato a nome della città, perché il commissario non è un organismo politico e la decisione che è stata presa in Comitatone è stata invece una decisione eminentemente politica, che ha ricadute importanti per il futuro della città e della sua laguna. Come Vittorio Zappalorto, invece, posso dire che avrei preferito che al giudizio della Commissione di Valutazione d’impatto ambientale non fosse inviato solo il progetto dello scavo del canale Contorta- Sant’Angelo, ma anche qualcun altro degli altri progetti inviati al Ministero, per avere così un giudizio più globale. Si poteva aspettare un mese o due in più, ma cercare di ottenere questo risultato». Sono non banali – il giorno dopo del Comitatone che ha scelto il progetto dell’Autorità Portuale dello scavo del canale Contorta- Sant’Angelo come quello da inviare alla Via per essere valutato – le parole di un funzionario dello Stato come il commissario straordinario Vittorio Zappalorto, che confermano le perplessità crescenti in laguna per la forzatura avvenuta in sede ministeriale. Già domani il presidente dell’Autorità portuale Paolo Costa – il vero vincitore della partita grandi navi, essendo riuscito a portare il Governo esattamente sulla sua posizione, con un abilissimo lavoro preparatorio sui vari tavoli ministeriali – farà suo il decreto che dà il via alla procedura di impatto ambientale, da concludersi in tre mesi, trasmettendo il suo progetto al Ministero dell’Ambiente. La Via – come recita anche il comunicato finale del Governo è aperta in linea teorica anche ad altri progetti che nel frattempo potrebbero arrivare al livello di definizione indispensabile per essere giudicati. L’unico che però al momento sembra potercela fare è “Venis cruise 2.0” proposto dall’ ex viceministro Cesare De Piccoli, con la Duferco Italia Holding spa, per la realizzazione del nuovo Terminal crociere alla Bocca di porto del Lido. Si attende inoltre nei prossimi giorni il decreto interministeriale che vieterà dal 2015 l’accesso alle navi da crociera superiori alle 96 mila tonnellate, confermando per l’anno in corso i circa 700 passaggi già definiti, in attesa del Contorta-Sant’Angelo, che potrebbe essere pronto per il 2016. «Il cosiddetto “blitz” agostano è stato una forzatura, nei modi e nel merito, che bisognerà correggere nei prossimi mesi », dichiara intanto l’ex assessore all’Ambiente Gianfranco Bettin. «Non ha alcun senso evocare la Val di Susa, non solo perché le storie e i luoghi sono diversi, ma perché la cosa urgente e centrale a cui dedicarsi è la ricostruzione delle condizioni basilari per un vero confronto democratico nel merito delle scelte». Per il presidente di Confindustria Venezia Matteo Zoppas «il Governo ha fatto un importante passo in avanti che ha tenuto conto degli appelli e delle istanze delle imprese e delle parti sociali che compatte avevano chiesto chiarezza e tempi certi per risolvere lo stallo della crocieristica a Venezia, dato che purtroppo, l’auspicata eliminazione degli attuali limiti transitori non è stata presa in considerazione. Scelta che, fintanto non sarà individuata una soluzione univoca e definitiva, continuiamo a considerare ingiustificata.

Enrico Tantucci

 

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