Nuova Venezia – Treni: si lavora alla gara europea
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
13
ago
2014
UN GRUPPO DI ESPERTI PER METTERE A PUNTO IL BANDO
E in vista di settembre trattative con Rfi per ottenere nuovi mezzi
VENEZIA – Sopita dalla pausa estiva, la questione treni è destinata a rispuntare alla ripresa settembrina. «Non voglio più assistere alle scene del passato, le corse in ritardo, le carrozze sporche e gremite all’inverosimile, ora basta», fa sapere Luca Zaia «pendolari e viaggiatori hanno il diritto ad un servizio decente e stiamo lavorando sodo per garantirlo». Più facile a dirsi che a farsi, tanto più che l’arresto e le dimissioni dell’assessore Renato Chisso hanno lasciata vacante la delega alla mobilità, assunta «provvisoriamente » dallo stesso governatore. «Da un esame approfondito della situazione, ci risulta che l’orario cadenzato, dopo un avvio problematico, sta funzionando. Ora le priorità si chiamano lotta al sovraffollamento, igiene e puntualità, che cito per ultima perché dovrebbe costituire la norma mentre abbiamo registrato ritardi incredibili, giustamente denunciati dagli utenti. Una criticità particolare è data da Calalzo, dove abbiamo una situazione da terzo mondo: binario unico, non elettrificato ma a gasolio con scambi manuali, stiamo sperimentando nuove motrici ma scontiamo le caratteristiche di fragilità del territorio che impediscono un raddoppio delle rotaie. Intendiamoci, i buoni propositi non bastano, servono risorse maggiori e più moderne altrimenti i nostri treni diventeranno come i carri armati di Mussolini, che giravano in circolo ma erano sempre gli stessi». E chi procurerà nuovi mezzi? «I nostri interlocutori si chiamano Trenitalia e Rfi, sono loro che erogano il servizio ferroviario, noi stiamo trattando e non lasceremo niente di intentato». A proposito. Dopo la disdetta del contratto con Trenitalia, le cui prestazioni sono state criticate (e multate) a più riprese, è stato annunciato un bando di gara europeo per le corse dei treni regionali in Veneto. A che punto siamo? «È stato istituito un gruppo di lavoro ad hoc, che si è riunito a più riprese. Il problema è complesso perché noi vogliamo una gara vera, non di facciata, alla quale competano le migliori società ferroviarie d’Europa. Ma per ottenerlo, occorre garantire una parità di condizioni di partenza. Cosa significa? I convogli, le infrastrutture e il personale circolante attualmente sono quelli di Trenitalia, chi si candida a sostituirla nel servizio, dovrà avere il tempo di dotarsi di uomini e mezzi e per fare questo occorre tempo. Viceversa, si tratterebbe di un bando con il vincitore già scritto. Vogliamo evitarlo».
(f.tos.)