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L’assessore all’Ambiente Conte risponde ai sindaci che sollecitavano il progetto «Non sarà possibile farlo entro quest’anno, resta l’impegno a trovare i soldi»

CAMPONOGARA – Il progetto e l’affidamento dell’appalto per il completamento dell’Idrovia Padova Venezia slitta a tempo da destinarsi. A spiegarlo, tirando il freno a mano su un progetto che sembrava avviato al galoppo, è direttamente l’assessore all’Ambiente della Regione Maurizio Conte, in una lettera inviata al presidente della Conferenza dei sindaci Giampietro Menin. I sindaci della Riviera del Brenta avevano invitato quasi unanimemente la Regione a fare presto per non perdere i fondi europei destinati alle grandi opere. «Viste le complesse norme in materia di appalti pubblici» spiega Conte «non si può favorevolmente riscontrare l’invito a presentare il progetto entro la fine del 2014. Resta però l’impegno a reperire comunque le risorse economiche per la realizzazione di un’opera ritenuta sicuramente prioritaria sotto vari aspetti». Resta l’impegno, ma non si sa ne in che modo le risorse saranno trovatete, nè dove. I calcoli sono precisi dopo l’emanazione del bando di gara per il progetto. Si dovranno trovare 3-400 milioni di euro. Secondo lo studio di fattibilità della Regione, per completare il tracciato (oltre 27 km tra Padova, Saonara, Vigonovo, Strà, Fossò, Camponogara, Dolo, Mira e Venezia) in classe quinta e quindi in regola con la normativa comunitaria, servono 384 milioni di euro che diventano 461 milioni con opere aggiuntive per migliorare la sicurezza idraulica del sistema Brenta-Bacchiglione nello snodo di Stra-Vigonovo. Già il bando di gara però conteneva delle incongruità che sindaci e comitati hanno fatto notare alla Regione. «Il bando prevede» spiega per il comitato Brenta Sicuro Marino Zamboni «il passaggio sul canale di navi utilizzate per il trasporto di merci sul fiume Volga. Cioè navi gigantesche se paragonate a un progetto fattibile di idrovia. Queste caratteristiche nel bando vanno cambiate». L’assessore, rispondendo ai sindaci, spiega che il canale potrà avere una portato superiore rispetto a quella ipotizzata nel bando di 350 metri cubi al secondo e che oltre che ad essere scolmatore sarà anche navigabile. Viene esclusa del tutto comunque anche da parte dell’assessore l’ipotesi di una camionabile perché dimensioni del genere non lo permetterebbero. I sindaci della Riviera del Brenta sono preoccupati. «La risposta che mi è pervenuta ci preoccupa» spiega Menin «Non si parla di un termine per la presentazione nè di come i soldi si reperiscono. Se si rispettavano i tempi arrivavano dai fondi strutturali europei». Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Campolongo Alessandro Campalto da sempre in prima fila sui temi legati alla sicurezza idraulica. Una conferenza dei sindaci della Riviera sul tema si terrà a settembre.

Alessandro Abbadir

 

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