Gazzettino – Noale. Ospedale, rivoluzione al via
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21
ago
2014
NOALE – Nel 2016 vi confluiranno 270 dipendenti. Gumirato: «Cambiamento epocale»
Pronto il progetto, a settembre lavori di ristrutturazione del terzo e quarto piano
IL DIRETTORE GENERALE
«Iniziamo la rivisitazione dell’Ulss 13»
Gumirato: «Parte un cambiamento epocale che punta a una migliore organizzazione dei servizi per un’assistenza più efficiente e prestazioni di qualità»
RIVOLUZIONE – L’ospedale di Noale, prima tappa del rinnovamento che interesserà l’intera Ulss 13
Entro la fine di settembre partono i lavori per la ristrutturazione del monoblocco dell’ospedale di Noale. La notizia è ufficiale e arriva dalla direzione generale dell’Ulss 13 che non nasconde soddisfazione per un progetto che è andato avanti spedito e che adesso vedrà un ultimo tassello burocratico prima del via ai lavori effettivi.
Il progetto di ristrutturazione – che viene meglio chiamato progetto di rivisitazione dell’ospedale di Noale – prevede lavori di adeguamento del terzo e quarto piano della struttura ospedaliera e sarà oggetto nei prossimi giorni dell’esame da parte della commissione regionale per l’investimento in tecnologia ed edilizia (Crite) che darà il via libera finale ai lavori. Con questa ristrutturazione è previsto il trasferimento di 270 dipendenti dell’Ulss tra impiegati di Dolo e Mirano, tutta l’area della direzione ed una parte del dipartimento per la prevenzione. L’auspicio è di portare a termine i lavori entro il dicembre del prossimo anno per poi procedere al trasferimento.
«Siamo di fronte ad un cambiamento epocale – afferma soddisfatto il direttore generale dell’Ulss 13 Gino Gumirato – deciso dalla Regione Veneto e che vedrà una rivisitazione dell’intera Ulss 13 con una migliore organizzazione dei servizi abolendo i doppioni per fornire una sempre migliore , efficente ed efficace prestazione sanitaria di qualità».
Con questa operazione cesseranno tutta una serie di affitti e spese per la manutenzione ordinaria di immobili del Mariutto, che verranno lasciati definitivamente entro il 31 dicembre 2015 per una cifra di 760mila euro all’anno. Si risparmieranno complessivamente oltre 2 milioni di euro all’anno per i prossimi 33 anni.
Il reparto di lungodegenza di Noale resterà dov’è attualmente per un’altro anno mentre verranno attivati i 40 posti letto dell’ospedale di comunità (Country Hospital) con l’obiettivo tassativo che ogni cambiamento non deve in qualsiasi modo riflettersi sul servizio reso al cittadino. «I cambiamenti possono portare con loro anche qualche paura – sottolinea Gumirato – ma con una corretta informazione si possono raggiungere gli obiettivi mettendo al centro di tutto il cittadino che deve sentirsi protagonista e partecipe a questo storico cambiamento».
Luigi Bortolato