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DOLO – Emilio Zen, promotore della raccolta firme per l’ospedale di Dolo e portavoce de “Il Ponte di Dolo” è preoccupato: «Si legge di investimenti per lavori di adeguamento del monoblocco di Noale. A Noale si insedierà tutta l’area direzionale e amministrativa dell’Ulss 13, parte del dipartimento per la prevenzione, un ospedale di comunità di 40 posti letto e rimane la lungodegenza. Ciò consentirà di liberare gli spazi in affitto del Mariutto a Mirano. E Dolo? nessuna prospettiva. Anzi, il sito dell’Ulss 13 riporta: “I maggiori tempi per la ristrutturazione di Dolo sono stati riparametrati dopo la consegna degli esiti delle valutazioni antisismiche dei plessi ospedalieri”». Amara la riflessione finale. «Capite cittadini? Capite signori amministratori? Capite partiti dormienti? Dolo aspetterà, chissà fino a quando, regalando i suoi pezzi, poco per volta, a Mirano e ora anche a Noale, rimanendo infine una desolata cattedrale nel deserto. Da parte nostra continueremo con la raccolta di firme, massiccia, significativa e per alcuni, probabilmente, imbarazzante»

(L.Per.)

 

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