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NOALE – Non si placano le polemiche e le prese di posizione sul futuro dell’ospedale di Noale. Il Partito Democratico, che ha la maggioranza nella giunta Andreotti, interviene attraverso il suo assessore ai servizi alla persona Gianni Zen. «Una volta che il monoblocco verrà svuotato del reparto di lungodegenza – afferma l’assessore Zen – non possiamo pensare che il suo posto verrà occupato solo dagli uffici della direzione e da una parte del reparto di prevenzione».
«La destinazione riabilitativa dell’ospedale di Noale – sostiene Gabriele Scaramuzza responsabile PD della sanità provinciale – può dare a tutta la popolazione dell’Ulss 13 un polo riabilitativo d’eccellenza, evitando così le fughe verso altri territori e le diseconomie che esse provocano».
«Il sindaco Andreotti – chiosa il consigliere regionale Bruno Pigozzo – deve pretendere che le operazioni di riordino sull’area ospedaliera di Noale siano preventivamente confrontate con gli obiettivi della nuova amministrazione comunale, con la massima urgenza e chiarezza».
«Trovo singolare -interviene l’ex sindaco Michele Celeghin e attuale capogruppo dei Noalesi al Centro – che dopo 30 anni di chiusure, trasferimenti e soppressioni di reparti, al momento che a Noale si portano 40 nuovi posti letto ci sia chi contrasta questo servizio che aprirà. Dovrebbe essere invece motivo d’orgoglio che l’ospedale di Comunità apra a Noale anzichè a Dolo o Mirano. A Noale si vogliono fare solo polemiche».
Dalla direzione dell’Ulss 13 si sottolinea come il progetto dei 40 posti letto per l’ospedale di Comunità a Noale è stato approvato all’unanimità dalla conferenza dei sindaci. Dalla stessa direzione dell’ulss 13 si sottolinea come il neo sindaco Andreotti abbia ricevuto gli approfondimenti che desiderava ed alla fine ha «sposato» il progetto.

Luigi Bortolato

 

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