Nuova Venezia – “Trasparenza sul Moranzani”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
2
set
2014
Per la Municipalità l’Accodo di Programma rischia di saltare
MARGHERA – La notizia che il governatore Luca Zaia sta rivedendo i contenuti e gli obiettivi dell’accordo di Programma per il Vallone Moranzani, preoccupa la municipalità di Marghera che chiede da due mesi di sbloccare la situazione creatasi dopo la bocciatura del progetto degli elettrodotti di Malcontenta e la riduzione – rispetto al previsto – dei fanghi contanimati da stoccare. Stiamo parlando dell’Accordo di Programma firmato sei anni fa per trovare posto ai fanghi scavati dai canali industrialie e con il ricavato della tariffa a carico dell’Autorità Portuale realizzare opere stradali, idrauliche e pasaggistiche. «L’Accordo per il vallone Moranzani», ha dichiarato ieri il presidente della municipalità di Marghera, Flavio Dal Corso, « insieme alle opere collaterali di pubblica utilità previste, è di estrema importanza per Marghera e ci aspettiamo di essere informati in modo trasparente e di essere coinvolti dal presidente della Giunta regionale, Luca Zaia che ha assunto tutte le deleghe che prima aveva l’assessore Renato Chisso». A tutt’oggi, l’unica convocazione arrivata a Dal Corso è quella del responsabile dell’Agenda 21 (cioè della procedura di consultazione della popolazione interessata dal progetto Moranzani già sperimentata negli ultimi anni) per un incontro, che si terrà probabilmente il 9 settembre prossimo al Canevon di Malcontenta, dai portavoce della comunità, per fare il punto della situazione rispetto a tutti gli interventi previsti: l’interramento degli elettrodotti, la realizzazione della discarica e degli impianti di pre-trattamento dei fanghi scavati dai canali, le opere idrauliche da completare, le opere sulla viabilità per liberare Malcontenta dal passaggi odi mezzi pesanti e il futuro parco lineare che dovrebbe sorgere sopra la discarica. Secondo Dal Corso «sul Vallone Moranzani è sceso il silenzio dopo le vicende giudiziarie e le indagini sul Mose che hanno coinvolto la Regione e in particolare l’ex presidente Giancarlo Galan, di cui Zaia è stato vice e l’ex assessore ai Lavori pubblici Renato Chisso, oltre ad alcuni dirigenti regionali. Zaia ha assunto le deleghe di Chisso e nominato un nuovo dirigente regionale del progetto Venezia. Ebbene, affrontino le questioni in sospeso come quella dell’interramento delle tre linee di elettrodotti di Terna a ridosso dell’abitato di Malcontenta, senza le quali l’Accordo del Vallone Moranzani rischia di saltare».
(g.fav.)