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IDROVIA – Il Comitato Brenta sicuro è favorevole al completamento dell’idrovia Venezia-Padova

CAMPOLONGO MAGGIORE – Comitato all’attacco

CAMPOLONGO MAGGIORE – L’autunno è vicino e il Comitato Brenta Sicuro di Campolongo Maggiore sta affilando le armi per esigere la sicurezza idraulica del territorio. Il primo punto preso in esame è il bando di gara della Regione del Veneto per la realizzazione dell’idrovia Padova-Venezia. Un progetto discusso con Legambiente e altri comitati delle provincie di Padova e Venezia, risoltosi in un documento unitario che verrà presentato al presidente della Regione nell’intento di proporre migliorie sul completamento dell’idrovia come canale navigabile e come scolmatore delle piene dei fiumi Brenta e Bacchiglione.
«Siamo convinti che un’opera di questo tipo, una delle poche realmente utile e fortemente voluta dai cittadini, sindaci e comitati, debba nascere “su misura” delle esigenze di sicurezza idraulica (con una portata di almeno 400/450 metri cubi di acqua al secondo), di utilizzo delle acque dolci per l’irrigazione, ripascimento della laguna e di navigazione – dice il presidente di Brenta Sicuro, Marino Zamboni. Chiediamo un autentico cambio di rotta rispetto alle nefaste politiche basate sulla gomma intraprese fino ad oggi. Vogliamo una idrovia navigabile con battelli di standard europei ed adatti ad ogni corso d’acqua interno».
Per ricordare i danni provocati dalle alluvioni in Riviera del Brenta e nel Padovano, il prossimo 8 novembre avrà luogo un evento che si propone di ricordare l’alluvione del 1966, con ritrovo presso l’argine destro del fiume Piovego a Vigonovo, nel punto in cui ci fu la rottura che mise in ginocchio una grande area tra le province di Padova e Venezia.

Vittorino Compagno

 

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