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Colletti (Filtcem-Cgil): negli incontri con l’azienda nessuna risposta sul futuro degli impianti

«Nelle prossime ore i lavoratori della chimica metteranno in atto nuove azioni di protesta contro Eni». Ad annunciarlo è Riccardo Colletti, segretario provinciale di Filctem-Cgil. Continua il braccio di ferro del sindacato contro il mancato riavvio degli impianti di Versalis, società del gruppo Eni, del Petrolchimico di Porto Marghera, che avrebbero dovuto tornare a funzionare lo scorso 18 agosto. «Nei vari incontri con l’azienda», evidenzia il responsabile di Filctem, «non abbiamo ottenuto risposte in merito al futuro degli impianti stessi. Le segreterie nazionali di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec, l’altro giorno, si sono riunite per approfondire la situazione relativa al gruppo Eni e hanno espresso giustamente il proprio dissenso rispetto alla dichiarata volontà del Ministro del Tesoro di scendere al di sotto del 30% del capitale azionario di controllo di Eni. Tale scelta, dettata esclusivamente da motivi di cassa, rishcia di determinare condizioni di ulteriore indebolimento del gruppo ed una forte contrazione degli investimenti del nostro Paese, fondamentali e determinanti per la ripresa economica e per il rilancio di una politica industriale che da troppi anni manca di una regia complessiva. Siamo preoccupati, inoltre, per le dichiarazioni relative all’uscita dell’Eni dal capitale della Saipem, un’azienda che pur avendo attraversato un momento difficile lo scorso anno per situazioni di ordine giudiziario, rappresenta un valore aggiunto per il gruppo e per lo stesso Paese in termini di professionalità, presenza internazionale e capacità di innovazione. La Saipem è leader nel mercato dell’ingegneria e dell’E&C Offshore e Onshore». «In merito all’accordo sottoscritto presso il Ministero dello Sviluppo economico, il 31 luglio», aggiunge il sindacalista, «esprimiamo una forte preoccupazione perché quanto condiviso dalle parti nel citato non ha ancora visto un’applicazione a causa dell’immobilismo complessivo che ha bloccato le condizioni che avrebbero dovuto realizzarsi per la ripresa delle produzioni dello stabilimento di Porto Marghera».

(mi.bu.)

 

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