Gazzettino – Riviera del Brenta “Penalizzati dal degrado”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
5
set
2014
L’allarme: «Degrado nessuno interviene»
IL CASO «I turisti lamentano uffici informazione chiusi, cartelli assenti, sporcizia, microcriminalità»
Grido di allarme di un albergatore: «Si pensa alle App e non ai servizi»
«Non è possibile che sia difficile trovare biglietti alla domenica»
Corsi agli operatori che si occupano di turismo per migliorare la propria formazione e consulenza aziendale? Sicuramente interessanti ma prima di pensare a questo si dovrebbe intervenire per migliorare un territorio che lotta contro il degrado a cominciare da Ville antiche, strade e gestione delle risorse. Lo evidenzia a nome della categoria un albergatore di Fiesso d’Artico, Raffaello Domenichini, che risponde così all’invito del sindaco di Dolo, in qualità di Presidente dell’Unione dei comuni della Riviera, che nei giorni scorsi aveva segnalato agli operatori turistici la possibilità di partecipare a dei corsi promossi in collaborazione con le università di Venezia e di Padova sulla “gestione dei sistemi di accoglienza” e su “gestione e commercializzazione dei pacchetti”.
«Nella Riviera del Brenta non c’è più passaggio, non ci sono turisti e son diminuite sensibilmente le fermate di persone in transito e non perché manca il sorriso dell’accoglienza – scrive Dominichini – La criticità del momento non mi sembra venga avvertita in tutta la sua drammaticità. Un hotel a quattro stelle ha messo in vendita una camera doppia a 48 euro e i tour operator mandano turisti “pallettizzati” a prezzi imposti da loro. E si sta a pensare alle App su piattaforma android, all’Expo, ai corsi Bpse, anche utili per chi partecipa ma redditizi per chi li organizza».
L’albergatore incalza: «Basta per favore! Nessuno dei clienti transitati nel mio hotel ha sentito la mancanza dell’App “le delizie della Brenta” che non è costata proprio poco, mi sembra. Piuttosto molti turisti hanno denunciato il degrado: il labirinto e l’ufficio informazioni (di Villa Pisani a Stra, ndr) chiusi, la sporcizia, la microcriminalità, la difficoltà di reperire biglietti dell’autobus di domenica, i lavori stradali che fermano per ore il traffico». Domenichini ha allegato alla lettera numerose foto: «Sono convinto che una Riviera pulita, curata, ordinata e organizzata sia sostanza tangibile per onorare i nostri antenati ed arma vincente da rendere subordinata a qualsiasi app con effetti speciali. Villa Pisani dev’essere il fiore all’occhiello, un diamante, il punto di riferimento. Utopia? Sì visto che non c’è neppure un cartello indicante il parcheggio e non c’è nessun addetto a spostare i rami caduti».
Lino Perini