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Domenica manifestazione in laguna nel luogo dove si dovrebbe scavare il canale

A San Leonardo nuova assemblea dei comitati: appello alle società delle crociere

VENEZIA – Un appello alle società delle crociere. Affinché «riflettano anche sui danni di immagine che potranno subire insistendo con le grandi navi in laguna». Una grande manifestazione per domenica prossima, con un corteo acqueo dalla Punta della Dogana fino al canale Contorta a cui dovrebbero partecipare anche le associazioni, le scuole e le società remiere. Ricorsi e sollecitazioni ai partiti perché dicano cosa pensano del problema prima della campagna elettorale. Comitati al contrattacco in vista dell’«autunno caldo» sul fronte delle crociere. Nuova affollata assemblea ieri sera a San Leonardo in cui si è fatto il punto della situazione e delle prossime iniziative. C’è in pista il progetto del canale Contorta, lo scavo fino a dieci metri della via d’acqua che oggi collega il canale dei Petroli alla Marittima per far passare le navi da Malamocco e non più dal Lido e da San Marco. Ennesima grande opera che molti contrastano, anche per i danni che potrebbe portare all’equilibrio lagunare. «È vietata dalle leggi in vigore», ha ricordato il senatore del Pd Felice Casson, che ha raccolto in senato 40 firme di senatori sotto una mozione che chiede al governo di rispettare quanto già deciso. «Confronto trasparente di tutti i progetti alternativi», è stato ribadito. Invece per il momento ad andare avanti è soltanto il progetto messo a punto dal Porto. «Renzi finora ha saputo solo sciogliere il Magistrato alle Acque e mandare avanti il nuovo grande canale», si è detto ieri. «Canale che porterà danni come li ha portati il canale dei Petroli», ha ricordato lo studioso di laguna Lino Pavan. «Chiediamo a tutti i candidati cosa intendono fare sul fronte delle grandi navi», ha detto Stefano Boato. «Occorre un momento di confronto tra i vari progetti», ha detto l’urbanista Carlo Giacomini, «perché c’è il rischio che la Valutazione di Impatto ambientale sia fatta solo su un unico progetto, quello del Porto». I queste ore al ministero è stato protocollato anche il progetto alternativo presentato da Cesare De Piccoli e dalla società di tecnologìe marine genovese Duferco sul nuovo terminal per i passeggeri in bocca di porto di Lido, davanti all’isola artificiale costruita per il Mose. Intanto monta la protesta internazionale. Manifesti in Canal Grande e appello ai comitati privati affinché intervengano presso l’Unesco. Per fermare «l’ennesima grande opera dannosa per la laguna». E manifestazione confermata per domenica prossima. Si parte (in barca) da Punta della Dogana intorno a mezzogiorno.

Alberto Vitucci

 

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