Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

I comitati vogliono che la Regione aumenti i treni nella fascia serale e nei giorni festivi

PORTOGRUARO – A tre mesi dall’entrata in vigore del nuovo orario, che avverrà a metà dicembre, i comitati pendolari della tratta Venezia-Portogruaro chiedono un incontro urgente al governatore Zaia per capire quali modifiche la Regione sia disposta a introdurre per migliorare il servizio. La richiesta è stata avanzata in una lettera sottoscritta dai comitati pendolari del Veneto Orientale e di Quarto d’Altino. Nella missiva gli utenti ricordano che sono passati nove mesi dall’introduzione dell’orario cadenzato e che, sia prima che dopo tale data, i comitati hanno presentato alla Regione diverse richieste di modifica e integrazione del servizio. Nodi tuttora irrisolti, nonostante ad aprile ci sia stato anche un primo incontro con Zaia. I problemi riguardano innanzitutto la fascia serale, con l’ultimo convoglio da Venezia che parte alle 22.41 («Mentre prima c’era un treno alle 0.21 utilizzato da circa cento persone», ricordano i pendolari) e nessun treno tra le 20.11 e le 22.11. L’altro nodo chiave è quello dei collegamenti di sabato e nei festivi. Di sabato il primo arrivo a Venezia è possibile solo alle 6.50, mentre prima era alle 5.25. Peggio ancora va nei festivi, con il primo arrivo possibile a Venezia alle 7.20 o addirittura alle 8.56, se si parte da una delle stazioni minori. Infine l’annoso problema dei «buchi» d’orario in tarda mattinata: tra le 10.41 e le 12.41 da Venezia, tra le 11.08 e le 13.04 da Mestre. «Inutile sottolineare che queste mancanze creano disagio a diverse centinaia di persone», scrivono i comitati, «apprendiamo con piacere dalle sue dichiarazioni che Zaia avverta l’urgenza di risolvere gli spinosi problemi causati ai pendolari dall’entrata in vigore dell’orario cadenzato e come senza la necessità di un confronto diretto con gli utenti. Dal momento che fra tre mesi entrerà in vigore l’orario per il 2015 chiediamo un incontro per capire quali modifiche la Regione sia disposta a inserire».

Giovanni Monforte

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui