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SANITÀ – È uno degli obiettivi del neonato Comitato per la difesa dell’ospedale: pronta anche una raccolta firme

La rata annuale per l’ospedale dell’Angelo deve pagarla la Regione e non l’Ulss 12. Inoltre se si deve investire lo si deve fare su Mestre e non su Venezia.
Sono i primi due obiettivi del “Comitato per la difesa dell’ospedale all’Angelo” che verrà costituito ufficialmente oggi nel corso della prima riunione alle 18 in viale San Marco 82. I fondatori sono una ventina di persone, tra politici di centrodestra e centrosinistra e cittadini. Ci sono, ad esempio, Gennaro Marotta, consigliere regionale dell’Idv, e il suo collega leghista Giovanni Furlanetto, poi Teresa Morelli ex Udc, Giampietro Capogrosso e Bruno Lazzaro ex consiglieri comunali del Pd, Alessandro Vianello, ex consigliere comunale della Lega.
Massima collaborazione con il direttore generale dell’Ulss 12 Giuseppe Dal Ben ma anche spirito critico, è l’atteggiamento che il Comitato avrà con i vertici: «Sta lavorando bene e prendiamo atto dei buoni risultati che annuncia ma noi stiamo dalla parte dei cittadini ed è un dato di fatto che ci sono ancora tante problematiche sul campo – continua Marotta, promotore dell’iniziativa -. Giorni fa, ad esempio, ho avuto da ridire sulla nomina di Cristiano Breda a primario di Chirurgia toracica, nonostante fosse arrivato secondo con una marea di punti di distacco dal primo, Paolo Fontana. Ho presentato un’interrogazione all’assessore regionale Luca Coletto perché non sono state rispettate le linee guida della Regione sui primariati. E mi aspetto una risposta».
Le battaglie più importanti del Comitato, ad ogni modo, saranno altre due, in primo luogo sul project financing utilizzato per costruire l’ospedale di Mestre: «L’Ulss 12 paga tra i 12 e i 18 milioni di euro l’anno di rata alle società private che hanno costruito l’ospedale e che ne gestiscono vari servizi, e dovrà pagarli per almeno altri quindici anni – afferma ancora il consigliere dell’Idv che da anni segue le vicende della sanità regionale -. È un’ingiustizia bella e buona perché, facendo 100 il contributo regionale medio alle varie Ulss, noi partiamo ogni anno con 82 o 88».
La soluzione? «Non diciamo che devono versarli le altre Ulss che usano i servizi di Mestre, visto che l’Angelo è un hub di riferimento provinciale e anche di più. Chiediamo, però, che sia la Regione a farsene carico andando a pescare tra i fondi gestionali generali, e non tra quelli specifici destinati all’Ulss 12».
E poi c’è la faccenda degli investimenti interni: «L’Ulss tende a spostare risorse e servizi su Venezia. Da un lato siamo contenti, Venezia è un presidio fondamentale e ci abbiamo messo l’anima per ottenere la specificità. Ma non si può potenziarla a scapito di Mestre. Se si deve investire va fatto qui». Il Comitato è aperto alla partecipazione di chiunque voglia collaborare e presto organizzerà anche una raccolta di firme, intanto per la questione del project financing.

 

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