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LA PROTESTA

Mestre-Orte, in 100 per dire no

A Giare finto passaggio pedonale sulla Romea: gli attraversamenti rallentano il traffico

PROTESTA – Molte associazioni e comitati ieri mattina a Giare di Mira, ma anche tanti residenti esasperati dalla Romea

I RESIDENTI «Va messa in sicurezza la Romea»

«Quasi ogni famiglia che vive o lavora in questa zona ha subito almeno un incidente se non addirittura un morto; nessuno interviene concretamente per mettere in sicurezza questa strada».

FINTE ZEBRE – L’attraversamento pedonale srotolato sulla Romea a Giare e il rallentamento del traffico

Code e disagi lungo la Romea all’altezza di Giare di Mira ieri mattina per la mobilitazione contro la realizzazione della Mestre-Orte. Oltre un centinaio di persone in rappresentanza di comitati e associazioni hanno manifestato ieri mattina lungo la Romea: hanno srotolato un finto passaggio pedonale realizzato e l’hanno attraversato rallentando e bloccando il traffico ad intervalli regolati, per alcuni minuti, per dire “no” all’infrastruttura e per chiedere invece interventi urgenti per la messa in sicurezza dell’attuale Romea che il Governo non ha previsto. Una mobilitazione articolata in due giorni che ha coinvolto anche Cesena, Ravenna, Perugia, Orte, Cavarzere, Adria e Piove di Sacco.
Al presidio sono intervenuti tra gli altri, insieme a Mattia Donadel di Opzione Zero, il sindaco di Mira Alvise Maniero, il senatore del M5s Endrizzi, Fabrizio Destro per Legambiente e Tommaso Cacciari per No Grandi Navi, oltre a Luana Zanella per i Verdi, Francesco Vendramin per Sel e l’ex sindaco di Camponogara Walter Mescalchin per Libera. alla manifestazione hanno aderito anche Confederazione Italiana Agricoltori, Emergency, Mira 2030, Comitato Lasciateci Respirare Padova, Associazione per Decrescita, le forze politiche come il Ponte del Dolo, Mira Fuori del Comune, Movimento 5 Stelle. Presenti, tra i manifestanti, anche molti residenti della zona.
«Quasi ogni famiglia che vive o lavora in questa zona ha subito almeno un incidente se non addirittura un morto in questa Romea – ha commentato Valter Petennò nato e residente a Giare di Mira – ma nonostante le petizioni, gli incontri con Prefetto e con Anas e le manifestazioni nessuno interviene concretamente per mettere in sicurezza questa strada». «Chiamarla Nuova Romea è un falso clamoroso – ha ribadito Donadel – perché si tratta di una nuova autostrada che non ha nulla a che far con questa Romea che finirà come il Mose e la Tav». «A Mira siamo stati i primi a dire “no” senza trattative alla Mestre-Orte – ha sottolineato Maniero – ma la mobilitazione dei cittadini ha indotto molti sindaci a cambiare rotta ed ora tutti in Riviera sono contro quest’opera devastante». La mobilitazione si è trasferita nel pomeriggio allo Squero di Dolo con interventi, collegamenti con gli altri presidi e per il concerto con il gruppo Osteria dei Pensieri.

Luisa Giantin

 

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