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CAMPAGNA LUPIA «Sono contrario al progetto della Romea commerciale così come passato al Cipe. Porterò in consiglio comunale giovedì e alla prossima riunione dell’assemblea dei sindaci l’ipotesi di costruzione del raddoppio dell’attuale Romea sul lato laguna». A dirlo, dopo le manifestazioni di protesta dello scorso week end, è il sindaco di Campagna Lupia Fabio Livieri. Il primo cittadino propone a tutti i sindaci e al suo consiglio comunale una ipotesi su cui negli anni passati si era già speso, cioè mettere in sicurezza l’attuale Romea con il raddoppio dell’attuale sedime stradale e collegare l’innesto con il Passante o la tangenziale di Mestre. Verrebbe completamente escluso in questo modo l’innesto più temuto cioè quello diretto a Roncoduro di Pianiga e sventrerebbe il territorio della Riviera.

Sabato il comitato Opzione Zero e tante altre associazioni hanno protestato sulla statale 309 con circa 150 persone. «La Romea Commerciale», hanno detto i comitati Opzione Zero, «è una sciagura per tutto il territorio. L’opera, dal punto di vista dei flussi del traffico, non regge. Avrà, secondo le previsioni, 45 mila auto nel 2030. Una cifra risibile rispetto alle altre grandi arterie del territorio nazionale. Quest’opera viaggia sulla stessa logica delle altri grandi opere e presenta gli stessi rischi del Mose». Contro l’attuale progetto si erano già espressi contro i Comuni di Mira, Dolo, Pianiga, Mirano e Camponogara.

(a.ab.)

 

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