Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

Gazzettino – Allagamenti, 7 comuni in “salvo”

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

1

ott

2014

Verrà eliminata la strozzatura ai “Vasi di Bojon” che rallenta il deflusso delle acque

La nuova opera verrà realizzata dal Consorzio Bacchiglione

È stato sottoscritto nei giorni scorsi presso la direzione provinciale del Centro Servizi di Mestre il protocollo di intesa tra il Consorzio di bonifica Bacchiglione, la Provincia di Venezia e sette comuni della Riviera del Brenta per gli interventi di miglioramento del deflusso delle acque al nodo idraulico «Vasi di Bojon». I comuni interessati sono quelli di Campagna Lupia, Campolongo Maggiore, Camponogara, Dolo, Fossò, Stra e Vigonovo. Le firme sugli atti sono state poste dall’Assessore provinciale Paolo Dalla Vecchia e dal Presidente del Consorzio di bonifica «Bacchiglione», Eugenio Zaggia, L’intervento, che ha l’obiettivo di ridurre la criticità idraulica dovuta al rallentamento al deflusso delle acque verso la laguna per la strozzatura dell’antico manufatto «Vasi di Bojon», sarà cofinanziato dalla Provincia di Venezia per una somma di 240mila euro e dai sette comuni rivieraschi con 20mila euro ciascuno. Il manufatto sarà realizzato dal Consorzio di bonifica Bacchiglione.
«Per defluire verso la laguna tutte le acque piovane del bacino Sesta Presa, in sinistra Brenta, devono attraversare l’antico manufatto dei “Vasi di Bojon”, un antico passaggio obbligatorio per le acque divenuto negli anni un punto critico che si presenta come un imbuto – ha spiegato Eugenio Zaggia, presidente del Consorzio Bacchiglione. Stiamo parlando di una grande area di 4.800 ettari che comprende tutto il territorio posto a nord del fiume Brenta. Al di là dell’utilità dell’intervento, l’importanza del protocollo d’intesa sottoscritto è una tappa significativa di un percorso di sensibilizzazione sul tema della sicurezza idraulica che la Provincia di Venezia ha intrapreso negli ultimi anni, cofinanziando la predisposizione dei «Piani delle acque» da parte dei Comuni. Il mio ringraziamento va anche ai sette paesi veneziani che hanno compreso l’importanza dell’opera e hanno contribuito al finanziamento, individuando altresì nel Consorzio Bacchiglione l’ente in grado di realizzare l’opera idraulica”.

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui