Nuova Venezia – “Mafia del Brenta? Quella degli appalti”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
4
ott
2014
Mescalchin dell’associazione Libera ha le idee chiare: gli ultimi arresti sono solo di bande criminali organizzate
CAMPONOGARA «I fenomeni che sono stati debellati dalle forze dell’ordine in questi mesi non possono essere paragonati alla mafia del Brenta dell’epoca di Felice Maniero. Si tratta di bande criminali organizzate a cui, però, non va data la qualifica di mafia. La mafia in Veneto e anche in Riviera è quella legata al mondo delle opere, dei mega appalti in stile Mose. Lì si annidano i veri mafiosi». A dirlo è l’ex sindaco di Camponogara Valter Mescalchin, da anni impegnato con l’associazione Libera sul versante dell’antimafia e della cultura della legalità. Mescalchin interviene dopo la presa di posizione dei sindaci della Riviera in seguito all’operazione che ha portato in carcere numerosi esponenti dell’ex mafia del Brenta che, da quegli anni, non hanno mai cambiato lavoro. Carabinieri e polizia hanno già sgominatio una decina di bande del genere arrestando o ponendo sotto indagine insieme alla magistratura quasi un centinaio di persone. «Questi criminali saliti alle cronache in questi ultimi mesi», chiosa Mescalchin, «ora si occupano di traffico di droga, di rapine e riciclaggio di denaro sporco. La vera mafia, però, non è questa qui. La vera mafia è quella collegata ai grandi affari legati allo sfruttamento del territorio. Si pensi alle grandi opere ad esempio il caso del Mose e tanti altri che finora non sono ancora stati scoperti. La mafia ora è quella dei colletti bianchi ed è quella più pericolosa perché più subdola e sottile rispetto a quella dalla faccia feroce dell’epoca di Felice Maniero. Ogni fenomeno, insomma, è frutto della propria epoca storica». I sindaci e i sindacati di polizia hanno chiesto la presenza sul territorio di uffici investigativi ad hoc come la Dia. Uffici da collocare simbolicamente in Riviera.
Sulla stessa linea di Mescalchin anche Alfeo Babato referente di Federconsumatori in Riviera e Miranese. «La mafia ora», dice, «è quella delle transazioni finanziare delle compravendite e delle speculazioni sulle grandi opere: è li che si fanno i soldi. Certo, poi, ci sono i banditi che compiono rapine e che un nuovo mestiere non l’hanno mai imparato». Intanto stamattina (ore 10.45) a Campolongo sarà inaugurato il giardino della legalità . A farlo nella villa che fu dell’ex boss Felice Maniero saranno oltre che Marco Paolini il gruppo musicale Sonohra. Ad annunciarlo è Gianni Ravarro, direttore dell’incubatore delle imprese “Affari Puliti”.
Alessandro Abbadir