Gazzettino – Marghera, 100 milioni per la riconversione
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9
ott
2014
ECONOMIA – Primo stanziamento dal ministero, entro due mesi vanno presentati i progetti
Ecco i primi cento milioni per la riconversione di Porto Marghera. Li mette a disposizione il ministero dello Sviluppo economico (Mise) e serviranno a realizzare opere di sicurezza idraulica e infrastrutture, ma anche per completare il marginamento dei canali industriali. La notizia è stata data ieri ai partecipanti del Tavolo permanente per Porto Marghera, quindi agli enti locali, forze sindacali e rappresentanti di categoria. Il Mise ha però messo in chiaro una cosa: i soldi sono disponibili, ma i progetti devono essere presentati in fretta, entro due mesi, altrimenti c’è il rischio di perdere i finanziamenti e la possibilità di un primo investimento sulla viabilità, tra strade e ferrovia, ma anche per risolvere alcune criticità idrauliche, che a Marghera non mancano, a cui aggiungere il completamento del marginamento dei canali delle quattro macro-aree che compongono la zona industriale.
«Questi sono i primi soldi messi a disposizione per la riqualificazione di Porto Marghera. Dal Mise ci aspettavamo di più», ricorda Massimo Meneghetti, segretario Femca-Cisl di Venezia. Il piano per la riconversione e la riqualificazione industriale di Porto Marghera prevede un investimento pubblico-privato di circa tre miliardi. I cento milioni sarebbero una prima tranche.
«In realtà sono i soldi di una sorta di sanzione data a suo tempo all’Alcoa, siamo di fronte a una scatola vuota», stigmatizza Riccardo Colletti, segretario veneziano Filctem-Cgil. Le forze sindacali si aspettavano più risposte dal Tavolo permanente, a partire dalla convocazione al Mise per il caso Eni-Versalis, che riguarda la chiusura del cracking e un piano di sviluppo da 200milioni. Visto che la chiamata ministeriale non è arrivata, le segreterie dei chimici di Uil, Cisl e Cgil hanno chiesto un intervento diretto del prefetto di Venezia, Domenico Cuttaia. Oltre a questo, i sindacati hanno chiesto chiarezza anche sulla società mista Regione-Comune di Venezia per la gestione delle ex aree Syndial, un intervento per verificare il progetto dell’Oleificio Medio Piave, e anche l’assegnazione dei tre milioni di euro per le ultime bonifiche degli impianti dell’ex Vinyls. «Ci aspettiamo che vengano coinvolti i lavoratori di Vinyls», conclude Meneghetti.