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CAMPAGNA LUPIA – Solo esecrabile burocrazia o forse è già campagna elettorale, visto che entro l’anno ci saranno le elezioni dei nuovi direttivi dei Consorzi di Bonifica? Sono passati più di 20 anni dall’entrata in vigore della legge che chiedeva alle Regioni di definire un piano di assetto idrogeologico e una maggiore sensibilità ambientale, ma sembra esserci sempre qualcosa in grado di bloccare le iniziative. La questione riguarda i lavori per il potenziamento dell’impianto idrovoro di Lova. Da 12 metri cubi d’acqua al secondo, l’idrovora dovrebbe essere incrementata per arrivare a 14,5. «Ci lavoriamo dal 2007. Il progetto è pronto da tempo, l’iter per gli espropri concluso e l’appalto appalto già affidato ad una ditta competente. Il piano di lavoro è stato discusso in commissione regionale e in assemblea con i sindaci interessati di Fiesso d’Artico, Dolo, Mira, Campagna Lupia, Camponogara e Campolongo Maggiore – dice il presidente del Consorzio di Bonifica “Acque Risorgive”, Ernestino Prevedello. Mai nessuno ha avuto qualcosa da ridire e il progetto è in regola sotto ogni suo aspetto, chiaro e trasparente». Non la penserebbe così la Commissione di Salvaguardia, secondo la quale al progetto mancherebbe una parte della documentazione sullo scarico in laguna. «Il progetto fa parte di un più ampio disegno sui piani dei vari bacini scolanti in laguna – aggiunge Prevedello – A tutela del territorio, abbiamo realizzato a monte validi sistemi di laminazione e drenaggio dell’acqua prima del suo scarico in laguna».

(v.com)

 

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