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Nuova Venezia – Mira. Polo logistico Giare / Dogaletto

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

15

ott

2014

Operazione Dogaletto. Solimini risponda

In merito alle dichiarazioni dell’ex sindaco Luigi Solimini che, nel criticare il Pd, tira in ballo anche “Mira Fuori del Comune”. Solimini forse soffre di allucinazioni quando ci definisce “chic”, il nostro look parla chiaro e non da adesso. Ma ha ragione su un punto: siamo radicali e risoluti nell’opporci a tutte quelle operazioni speculative che distruggono il territorio e l’occupazione. Tra queste c’è sicuramente il famigerato polo logistico di Dogaletto tanto caro a Solimini: un progetto che non ha niente a che fare con il rilancio della portualità e dell’economia, quanto piuttosto con la fittizia rivalutazione immobiliare dei terreni dell’ “Alba srl”; una partita da centinaia di milioni di euro pari a 3-4 volte quello che è Veneto City. Le inchieste sul malavitoso “sistema Veneto” hanno aperto finalmente uno squarcio di luce su quanto il cosiddetto “fronte del no” (comitati e ambientalisti) sta denunciando da anni. Qualcuno nel Pd di Mira si è finalmente accorto che per rinnovarsi bisogna come minimo estirpare questo marciume; altri esponenti dello stesso partito o schieramento come Solimini continuano invece con il disco rotto delle “grandi opere”, come se il terremoto in corso non li sfiorasse nemmeno. Riesce difficile immaginare che queste posizioni ideologiche e stantie siano frutto solo di ottusità politica.

Mattia Donadel “Mira Fuori del Comune”

 

Non sono alleato dei Cinque Stelle

Chissà per quale motivo o retropensiero l’ex sindaco Solimini è tanto preoccupato (e solo ora) delle sorti del Pd di Mira. Trovo alquanto comico che Solimini dopo essere passato a Sel detti consigli e strategie al Pd. Sono curiose poi le certezze con cui Solimini attribuisce ad altri le responsabilità della sconfitta del 2012, come ben sa Solimini di errori ne abbiamo fatti tutti e tanti, in particolare almeno due significativi per il nostro elettorato: 1) il Polo logistico a Giare, tanto sostenuto proprio da Solimini che prevedeva la cementificazione di ben 460 ettari di area agricola con promesse di chissà quali posti di lavoro, uffici direzionali, alberghi e anche (udite-udite) una chiesa per i fedeli di Mira; 2) una maggioranza in consiglio comunale che con il passare del tempo è venuta sempre meno e l’errore fatto da chi governava allora di cercare a tutti i costi un’ alleanza con la destra. Questioni che il nostro elettorato non ha condiviso. Condivido con Solimini quando premette che non si candiderà a sindaco poiché ben pochi lo voterebbero visto il suo passato oltre trentennale di dirigente politico e di amministratore con scarsi risultati per la collettività, per cui, il nulla come il M5S. Per quanto riguarda la mia possibile alleanza con il M5S, Solimini deve stare sereno, non ci sarà, ma non per questo io mi sottraggo al confronto e anche alla condivisione su alcune questioni che riguardano la salvaguardia e tutela del territorio, tali tematiche come il lavoro, il turismo, la portualità e aggiungo anche l’idrovia e la nuova Romea meritano un confronto aperto con la popolazione interessata e non discussioni tra pochi intimi attorno al caminetto.

Maurizio Barberini Consigliere comunale Pd

 

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