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La parte sud della Riviera in allarme dopo lo stop all’impianto deciso a Venezia

Il sindaco Livieri lancia l’allarme: «Siamo finiti sott’acqua tre anni consecutivi»

CAMPAGNA LUPIA «Faremo la fine di Genova». Il sindaco di Campagna Lupia Fabio Livieri si dice “disperato”: «La decisione presa dalla Commissione Salvaguardia della Regione deve essere chiara a tutti. Il potenziamento dell’idrovora di Lova era stato deciso dopo che i territori di Campolongo, Campagna Lupia e Camponogara erano finiti sott’acqua nel 2007, 2008 e 2009 con danni per milioni di euro Faremo ricorso al Tar contro questo stop dell’opera». Lo stop al progetto, che era stato coordinato dal commissario straordinario agli allagamenti Mariano Carraro e preparato dal Consorzio di Bonifica Acque Risorgive, è arrivato dalla Commissione regionale di Salvaguardia. Per i commissari non si tratta di una bocciatura secca «ma di una richiesta di integrazione rispetto ad un intervento che riguarda 1750 ettari di territorio e che potrà essere ripresentato con le integrazioni richieste. Mancano i dati e le informazioni utili circa la possibile contaminazione e non è dunque possibile al momento valutare la qualità delle acque che dovrebbero essere immesse in laguna». Il sindaco Livieri però lancia l’allarme. Il rischio ora è di perdere almeno due anni e subire le conseguenze degli allagamenti senza avere uno strumento per farvi fronte.

«La commissione Salvaguardia blocca l’iter? Se succederanno allagamenti disastrosi, non ci prenderemo alcuna responsabilità. Indirizzeremo i nostri cittadini verso questi burocrati che hanno fermato tutto. Quello che è successo a Genova sembra replicarsi qui».

Intanto arriva anche una prima risposta del direttore del Consorzio, Carlo Bendoricchio: «In merito alla richiesta della Commissione di Salvaguardia, peraltro non ancora ufficialmente giunta agli uffici, va detto che il progetto è già stato oggetto di ampio confronto e trattazione con gli organi preposti. La direzione del Consorzio, in attesa di leggere la nota della Commissione, auspica che si possa al più presto ottenere un ulteriore confronto teso a sciogliere i dubbi posti e a dare così il via al potenziamento dell’impianto idrovoro di Lova, nell’interesse della sicurezza del territorio e dei cittadini». Come dire: “non capiamo cosa ci state chiedendo ora, visto che tutto era stato discusso per mesi”. A rimetterci in questo inghippo burocratico alla fine potrebbero essere come al solito i cittadini che al primo acquazzone finiranno sott’acqua a causa di una rete idrica non adeguata.

Alessandro Abbadir

 

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