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Gazzettino – Ospedali, la rivolta dei sindaci

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

26

ott

2014

LA PROTESTA «Le Regione sospenda subito i provvedimenti per Mirano e Dolo»

L’INIZIATIVA – A novembre maxi mobilitazione

A metà novembre prevista una maxi mobilitazione all’’ospedale di Dolo, con la massiccia partecipazione della popolazione

RIVOLTA – I sindaci si coalizzano per difendere gli ospedali di Mirano e Dolo

“Giù le mani dagli ospedali di Dolo e Mirano. Siamo pronti a manifestare coinvolgendo tutti i Comuni”.
È la sintesi del documento che verrà redatto da tutti i consigli comunali dei comuni della Riviera del Brenta per la salvaguardia delle funzioni ospedaliere degli ospedali di Dolo e Mirano.

La Conferenza dei Sindaci della Riviera del Brenta, riunitasi venerdì mattina per la prima volta sotto la presidenza del sindaco di Campolongo Maggiore, Alessandro Campalto, ha concordato la presentazione nei rispettivi consigli comunali rivieraschi di un documento che rappresenta una presa di posizione netta per la tutela degli ospedali di Dolo e Mirano.

Già in fase di approvazione delle schede ospedaliere da parte della Regione del Veneto, i sindaci della Riviera e del Miranese hanno ribadito la necessità di garantire per l’Ulss 13 un unico ospedale «di rete» su due poli che mantengano entrambi la natura di ospedale per acuti. Tuttavia ciò non è stato sufficiente per impedire alla Direzione generale di avviare lo spostamento delle funzioni mediche a Dolo e chirurgiche a Mirano. Un modello di riorganizzazione attuato solo nell’Ulss 13 e in nessuna altra parte del Veneto.

«Chiediamo alle forze politiche in Regione una iniziativa come quella intrapresa per l’Ulss 10 del Veneto orientale, ovvero la temporanea sospensione dei provvedimenti relativi all’Atto Aziendale già predisposto dal Direttore Generale, in attesa sia del riassetto delle nuove Ulss, sia sugli indirizzi relativi alle Schede Territoriali – ha ribadito il presidente della Conferenza, Alessandro Campalto – Riteniamo inoltre che le strutture intermedie, Ospedale di Comunità, Riabilitazione, Lungodegenza ed Hospice, debbano essere equamente distribuite nel territorio dell’Ulss privilegiando il patrimonio edilizio pubblico esistente e non le strutture private».

In attesa di essere ricevuti in Regione, i sindaci si fanno promotori di una mobilitazione da organizzare per metà novembre presso l’ospedale di Dolo, con la massiccia partecipazione della popolazione.

Vittorino Compagno

 

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