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Gazzettino – “Porto, stop alla guerra del Pd”

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

26

ott

2014

PIATTAFORMA OFFSHORE – Convegno ieri a Marghera sullo sviluppo dei traffici

Dalla Tor (Ncd): «La Serracchiani osteggia il progetto, ma in Veneto dobbiamo fare squadra»

AUTORITÀ PORTUALE «Un’occasione di sviluppo»

DAL CORSO  «La politica non dimentichi il Vallone Moranzani»

«Abbiamo bonificato 130 ettari negli ultimi 10 anni – ha detto ieri al convegno di marghera Claudia Marcolin, segretario generale dell’Autorità portuale – A Venezia attualmente gravitano 30 compagnie che spostano container. Porto offshore è più che un’occasione di sviluppo».

«Negli ultimi vent’anni il bicchiere è stato riempito a metà. Ora il ragionamento va completato facendo squadre e andando oltre le divisioni politiche e campanilistiche». La firma è di Mario Dalla Tor, senatore Ncd, intervenuto ieri mattina nella sala consiliare di piazza Mercato a Marghera in occasione del convegno sul tema «Piattaforma off shore e sviluppo di Porto Marghera» organizzato dall’associazione NordEstSudOvest. Un progetto, quello dell’Autorità Portuale di Venezia inserito nella nuova legge di stabilità del Governo Renzi con un finanziamento previsto di 95 milioni di euro. «Ci troviamo in una strana situazione in cui qui in Veneto quando partono i progetti poi ci si mette i bastoni tra le ruote – aggiunge Dalla Tor -. La presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani, per esempio, osteggia questo progetto dicendo che danneggerebbe il porto di Trieste ma non capisce o non vuole capire che il sistema portuale dell’Alto Adriatico funziona se si muove come un tutt’uno e non capire che il porto triestino non può andare oltre ad un certo trasporto è un limite anche politico. Su questi temi dobbiamo fare squadra, prima in Veneto. E in maniera forte facendo percepire che queste scelte non sono un fatto solo per il perché bisogna farlo ma è una condizione necessaria per mantenere il sistema industriale del Nord Italia».
A Marghera ieri anche Lucio Tiozzo, capogruppo del Pd in consiglio regionale. E pronta anche la sua risposta alle sollecitazioni di Dalla Tor. «È vero che i messaggi che vengono dati all’esterno non sembrano unitari. Ma il motivo è da ricercare anche in una politica debole della Regione Veneto e della sua Giunta. La lobby politica è fragile perché in questi anni più che tentare di fare squadra ci siamo concentrati sulla polemica di piccolo cabotaggio. La Portualità – continua Tiozzo – è un tema strategico per la nostra regione e per l’intero paese. Chi sta guidando adesso la regione non si sta impegnando su questo fronte ma rincorre aspetti populisti senza una strategia forte che non ha un modello di sviluppo su cui insistere».
Proprio su questo tema lo stesso Tiozzo nei giorni scorsi ha visto approvata in consiglio regionale una mozione (la numero 300) da 20 consiglieri tra cui non solo quelli del Pd.
«Venezia assieme a Chioggia e Porto Levante sono il motore della crescita del Veneto e dell’Italia sul tema del trasporto via mare. Non possiamo perdere l’appuntamento di essere competitivi con il Nord Europa. Per farlo serve unità di intenti, un’autorità portuale unica e serve anche un Cip da parte di Veneto Sviluppo che si dimostri propositivo nella fase progettuale e organizzativa di questo asset».
A Marghera ieri anche il presidente della Municipalità Flavio Dal Corso che ha lanciato un appello perché «la politica non dimentichi porto Marghera, non solo il porto ma anche lo sviluppo del Vallone Moranzani. Il Contorta? Se si interveniva sul porto commerciale si poteva risolvere comunque la questione». «Abbiamo bonificato 130 ettari negli ultimi 10 anni – ha quindi aggiunto Claudia Marcolin, segretario generale dell’Autorità portuale – A Venezia attualmente gravitano 30 compagnie che spostano container. Porto offshore è più che un’occasione di sviluppo».

 

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