Nuova Venezia – Treni. Pendolari, la rabbia in Regione
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nov
2014
Incontro di comitati, sindaci e tecnici. Ma mancava l’assessore. «Treni, il servizio è peggiorato»
QUARTO D’ALTINO – Sono rimasti con l’amaro in bocca i sindaci della tratta Venezia-Portogruaro che ieri mattina a palazzo Linetti, hanno incontrato i tecnici regionali per l’avvio del tavolo permanente sull’orario cadenzato. C’erano, tra gli altri, i rappresentanti dei comitati pendolari di Quarto d’Altino e del Veneto Orientale, diversi amministratori locali tra cui i sindaci di Marcon, Andrea Follini e di Quarto, Silvia Conte. Una rappresentanza del comune di Venezia, e pure della Provincia. Mancava però la parte politica regionale, fortemente richiesta con una lettera al Governatore Zaia.
«Quello di Palazzo Linetti per noi», spiega il sindaco Conte, «è stato un dialogo un po’ monco, perché per quanto disponibili i tecnici, manca la decisione politica su priorità e risorse: questa Regione è l’unica a non aver stanziato risorse aggiuntive per il trasporto pubblico locale rispetto al fondo nazionale. Il servizio lungo la tratta è peggiorato, noi chiediamo risorse, qualche piccolo passo è stato fatto, ma non basta».
Prosegue: «Una nota positiva in termini di trasparenza, è averci fornito i dati sulle frequentazioni, anche se già emerge che non sono esaustivi. Abbiamo fatto nuovamente presente che non siamo d’accordo con l’interruzione delle corse nei periodi di vacanza scolastica».
«Infine come sindaci», conclude, «abbiamo richiesto lo stanziamento di fondi già in occasione del prossimo assestamento di bilancio. Forse a questa Regione però non interessano i pendolari ma solo le grandi opere».
«Vogliamo sapere quanto la Regione intende investire, già nell’assestamento di novembre, per i pendolari veneti», ha ribadito durante l’incontro l’assessore ai trasporti del Comune di San Donà Francesca Zottis, «staremo sotto all’assessore regionale per fare sì che gli incontri siano seguiti da un impegno fattivo».
«I problemi si concentrano nella fascia notturna e nei festivi», spiega Nicola Nucera del Comitato dei pendolari del Veneto Orientale, «è necessario il ripristino del treno notturno di mezzanotte e venti da Venezia a San Donà, e dei quattro treni tagliati che andavano da San Donà a Venezia delle prime ore del mattino».
Il Comitato rileva come la Regione non abbia fornito alcun dato sulla frequentazione di questi treni, in quanto di competenza statale.
«Il treno di mezzanotte e venti», aggiunge Nicola Nucera, «impiegava 35 minuti ed è stato sostituito da un autobus che fa Venezia – San Donà in un’ora e quaranta, un tempo impossibile. Secondo un nostro monitoraggio erano 60 gli utilizzatori mentre a usare l’autobus sono poco più della metà, segno che molti oggi prendono l’auto».
Nella tratta in partenza da San Donà, invece, il problema è al mattino presto. «I quattro treni della mattina, che partivano dalle 5,30 in poi sono stati sostituiti da un unico treno in partenza alle 6,42», conclude Nucera, «anche in questo caso molte persone hanno rinunciato per l’auto».
«L’assenza dell’assessore competente Elena Donazzan è giustificabile col fatto che ha ottenuto da pochi giorni la delega», ha precisato il consigliere regionale Pd Bruno Pigozzo, «ma d’ora in avanti sarà necessaria una presenza costante della giunta a questi tavoli dai quali sale la richiesta di arrivare rapidamente a decisioni concrete per risolvere i problemi».
Marta Artico