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Gazzettino – Riviera. Il lavoro nero? Qui non c’e’.

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

2

nov

2014

CALZATURIERO – Il presidente Acrib Badon all’incontro nell’ex villa di Maniero a Campolongo

«Nell’associazione 80 laboratori cinesi. Le griffe testimoni della moralità degli imprenditori»

Il «Viaggio della Legalità» in giro per l’Italia e organizzato dalla Cgil nazionale si è fermato venerdi pomeriggio nella ex villa di Felice Maniero a Campolongo Maggiore. Oltre ai responsabili della Cgil veneta e nazionale, hanno partecipato all’incontro il sindaco di Campolongo, Alessandro Campalto, il presidente dell’Acrib di Stra, Siro Badon e altri responsabili di associazioni della Riviera del Brenta. Il viaggio toccherà tutta la penisola, da Milano a Palermo e si concluderà a Roma. L’incontro ha avuto come filo conduttore i recenti episodi di corruzione emersi nel Veneto.

«Un Veneto che non è immune dal fenomeno dell’illegalità – ha osservato Paolo Righetti della Cgil veneta – ma pienamente immerso in tali questioni e oggetto di infiltrazioni mafiose in ogni tessuto economico. La scelta della località per l’incontro, ossia l’ex villa del bandito Felice Maniero di via Fermi 3 a Campolongo Maggiore, confiscata dallo Stato, non è casuale ma altamente simbolica e vuole testimoniare un impegno della Cgil che non nasce oggi».

Hanno preso la parola diversi rappresentanti della Cgil veneta. La categoria di lavoratori che nel Veneto se la sta passando peggio sembrerebbe quella degli addetti all’agricoltura, con evasione fiscale e contributiva generalizzata messa in atto dalle imprese, nonché lo sfruttamento della manodopera in difficoltà. Non se la passerebbe tanto meglio neanche il settore edilizio, dove non esiste una specifica legge sulla qualificazione d’impresa. Difficoltà lavorative e legali anche nel settore degli appalti per le pulizie degli ospedali e della ristorazione.

Molto meno drammatico invece il quadro lavorativo del reparto calzaturiero illustrato dal presidente dell’Acrib, Siro Badon.
«Noi siamo la serie A. La Riviera del Brenta soffre economicamente meno delle altre parti d’Italia. La moralità degli imprenditori calzaturieri è garantita e rinforzata dalla presenza nel territorio delle più importanti griffes internazionali.
Un segno di fiducia incondizionato. Il lavoro nero è quasi scomparso e nella nostra associazione Acrib sono ora iscritti 80 laboratori calzaturieri gestiti da cittadini cinesi. E non sarà un caso se dal 1995 in Riviera del Brenta non si registra uno sciopero degli addetti al reparto calzaturiero».

 

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