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Sono stati convocati a Venezia per la mattinata di venerdì i rappresentanti delle amministrazioni bassanesi chiamati a discutere in Regione delle problematiche relative al trasporto ferroviario. L’assessore Elena Donazzan, appena delegata da Zaia pure ai Trasporti in sostituzione di Renato Chisso, incontrerà una delegazione proveniente dal Bassanese con la quale discuterà ciò che si può fare per migliorare la (precaria) situazione del trasporto su rotaia.

«Venerdì sarà importante essere uniti – spiega Dario Berti, rappresentante dei pendolari bassanesi – scopo del summit sarà quello di illustrare alla Regione le criticità attuali e proporre assieme soluzioni nuove. Mi auguro che il territorio sappia fare squadra con il sindaco Poletto in testa, così da evitare che, come già accaduto per altre questioni, le esigenze del territorio vengano calpestate».

Chiaro, anche se non esplicito, il riferimento alla questione Tribunale o ad altre vicende simili che hanno portato all’impoverimento del territorio: «So che in queste settimane i vertici regionali hanno incontrato anche altre istituzioni, come ad esempio i rappresentanti dei Comuni di Salzano e Spinea – aggiunge Berti – loro hanno chiesto che i treni in partenza da Bassano e diretti a Venezia possano fermarsi nei loro due centri; è chiaro però che questo comporterebbe un ulteriore rallentamento della linea a scapito dei bassanesi, che già hanno un solo treno all’ora per Venezia. Da Salzano e Spinea ne partono invece due ogni ora: aggiungerne un terzo andrebbe a nostro danno».

Lotta tra poveri quindi? «Assolutamente no – auspica Berti – ma capacità di rivedere il piano ferroviario in un’ottica generale. L’assessore Elena Donazzan peraltro conosce molto bene il territorio bassanese e credo che questo può essere un motivo di rassicurazione in più in vista dell’incontro di venerdì. Se saranno apportate delle modifiche, credo dovranno riguardare una velocizzazione della linea Bassano-Venezia e non un ulteriore rallentamento o, peggio, impoverimento della stessa. Nel Veneziano hanno già tutte le stazioni rinnovate e in buona parte le linee sono dotate di doppio binario».

«Ritengo che il Veneto abbia bisogno di crescere in maniera omogenea – conclude Berti – e questo vuol dire innanzitutto dare a Bassano linee ferroviarie efficienti e degne di questo nome. In queste condizioni diventa tutto molto complicato; i disagi sono sotto gli occhi di tutti. È assolutamente il momento di intervenire con serietà e tempestività».

Johnny Lazzarotto

 

LE CRITICITÀ – Bassa frequenza dei treni e altissimo affollamento “E ora arriva l’inverno…”

BASSANO – (J.L.) Treni sovraffollati, pochi convogli nelle ore di punta e disservizi che periodicamente rendono invivibili i viaggi da Bassano verso Padova e Venezia. Sono queste solo alcune delle criticità che saranno passate sotto la lente d’ingrandimento in occasione dell’incontro di venerdì: «Problemi ce ne sono sempre, e da sempre – sottolinea Dario Berti – basti pensare ad esempio che da Bassano a Castelfranco Veneto abbiamo una linea con ben 17 passaggi a livello. Lungo questa direttrice poi abbiamo un solo treno all’ora, cosa che normalmente può anche bastare ma che negli orari di punta diventa decisamente insufficiente. Ancora peggio va la situazione lungo la tratta Bassano-Padova dove il sovraffollamento dei convogli è praticamente all’ordine del giorno e con l’arrivo dell’inverno, del freddo e del ghiaccio non osiamo immaginare quali potrebbero essere le condizioni in cui ci si troverà a viaggiare nelle prossime settimane. Speriamo che l’incontro di venerdì dia i frutti sperati e che si riprenda in mano l’intera situazione del trasporto ferroviario con partenza e arrivo da Bassano. I pendolari lo chiedono da tempo – conclude Berti – ci auguriamo possa finalmente accadere nella realtà».

 

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