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LE ALTRE PROPOSTE IN LIZZA

Per l’Autorità portuale il nuovo terminal passeggeri al Lido non è praticabile. Ma Cesare De Piccoli non demorde. E oggi pomeriggio sarà a Roma, al ministero per l’Ambiente, insieme ai progettisti della Duferco Engineering per illustrare il suo progetto di porto «fuori della laguna». È stato convocato dalla commissione Via del ministero per illustrare la sua proposta già depositata qualche settimana fa.

«Ci crediamo», dice, «gli ormeggi al Lido, su banchine parallele ai moli, potrebbero risolvere il problema delle grandi navi da crociera in laguna». Si potrebbero anche rialzare i fondali e limitare le acque alte, come previsto qualche anno fa quando si parlava di quel progetto anche come alternativa al Mose. I passeggeri e i bagagli arriverebbero alla Marittima, poi trasportati su barconi e chiatte al Lido. Le merci sui camion via Cavalino, e in banchina attraverso un ponte girevole collegato con Punta Sabbioni.

Ipotesi che ha visto schierati per il «no» il sindaco del Cavallino Claudio Orazio e l’intero Consiglio comunale. Ma De Piccoli va avanti. E ha affidato all’architetto Giuseppe Cristinelli il lavoro di ambientare le banchine dal punto di vista paesaggistico.

Strada in salita, per De Piccoli, perché il Porto e anche la Capitaneria hanno detto «no». La commissione Via invece aveva promosso l’ipotesi preliminare, condivisa anche da alcuni comitati, perché unica tra quelle alternative che porterebbe le grandi navi lontano da San Marco e fuori dalla laguna. È l’ipotesi alternativa più accreditata, dopo quella del Contorta Sant’Angelo.

Nei prossimi giorni sarà depositata anche la documentazione per il progetto Marghera, elaborato dall’architetto Roberto D’Agostino. Era quello preferito dall’amministrazione comunale, con le grandi navi dirottate sulle banchine già attrezzate dell’ex area industriale. terminal raggiungibile comodamente da terra.

(a.v.)

 

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