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MIRA «L’idrovia va fatta anche superando i vincoli del patto di stabilità». A chiederlo è il consigliere regionale del Pd Bruno Pigozzo dopo che ieri i sindaci della Riviera del Brenta e del Padovano sono stati ascoltati in Commissione ambiente della Regione.

«È necessario chiedere con forza al Governo il superamento del patto di stabilità per opere di salvaguardia idraulica come l’idrovia Padova-Venezia, utilizzando tutte le fonti di finanziamento regionali, nazionali ed europee», spiega Pigozzo.

La Regione infatti ha avvallato il progetto per la realizzazione del completamento dell’ idrovia Padova-Venezia: sarà sia un canale scolmatore che un canale navigabile di classe 5. A favore senza condizioni ci sono i comuni del Padovano e della Riviera del Brenta, tutti eccetto Mira che con l’amministrazione grillina e il suo assessore ai lavori pubblici Luciano Claut ha espresso forti dubbi in tema di possibili allagamenti ed inquinamenti provenienti dalle ingenti quantità d’acqua scolmata in laguna.

Pigozzo e il gruppo Pd in Regione recepiscono questa preoccupazione. «È fondamentale capire», dice Pigozzo, «l’impatto che avrà l’opera in termini di inquinanti e sversamenti. Quello che va fatto per realizzare un’opera fondamentale in funzione anti allagamento è assegnare nella programmazione dei fondi europei la massima priorità agli interventi destinati alla salvaguardia idraulica come appunto il completamento dell’idrovia».

Chiede invece una riflessione il Comitato Acque del Mirese con il suo presidente Omar Bison: «Si rifletta sulle conseguenze che uno scolmatore come quello che si vuole costruire avrà sui territori vicino alla foce quando ci saranno le piene: ci sarà una marea alta e il Mose sarà chiuso. Lo scolmatore-idrovia rischia di mandare sott’acqua Mira in determinate condizioni».

(a.ab.)

 

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