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Nuova Venezia – Lavoratori, studenti e comitati in piazza

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

13

nov

2014

Le politiche sul lavoro di Renzi e i tagli del commissario in Comune creano una insolita alleanza: due cortei a Mestre

“Incrociamo le braccia, incrociamo le lotte”. È questo lo slogan dello sciopero generale sociale in programma domani venerdì 14 novembre a Mestre e che vede assieme per la prima volta studenti di scuole superiori, universitari, centri sociali e lavoratori garantiti e non. I lavoratori comunali autorganizzati, reduci dall’assemblea del Palaplip di fine ottobre contro i tagli agli stipendi decisi dal commissario Zappalorto, ora dialogano con il mondo delle cooperative sociali e del precariato spinto.

Con loro ci sono i comitati ambientalisti, come l’Opzione Zero di Mira che si batte contro il grande progetto della autostrada Orte-Mestre, 10 miliardi di euro di investimento,che ha ottenuto il lasciapassare del Cipe e che torna a far paura.

Uno sciopero generale contro il Jobs Act del governo Renzi così come contro i tagli ai servizi del Comune di Venezia, contro il lavoro sempre più precario, contro le grandi opere come il Mose, garantite anche dal decreto Sblocca Italia. Due le iniziative in città. Alle 9 la partenza del corteo degli studenti aperto anche ai lavoratori che dal Municipio arriverà in stazione ferroviaria. Nel pomeriggio una colorata biciclettata di protesta. Lo sciopero generale è organizzato dai sindacati di base, Cobas e Usb, di vari settori, come il pubblico impiego, il traffico aereo e ferroviario, Università.

Aderiscono pure i lavoratori della Zignago di Portogruaro. «Ci siamo resi conto che la nostra lotta non è solo quella legata alla vertenza del contratto decentrato oggetto di referendum ma anche per tutelare i servizi alla città», spiegano i lavoratori autorganizzati che contano di portare in strada almeno un centinaio di persone. «I tagli più grossi non sono quelli ai nostri stipendi ma quelli ai servizi cittadini», dicono.

Per gli studenti del coordinamento studenti medi di Venezia e Mestre lo sciopero di domani è un altro passo avanti verso lo sciopero sociale europeo. No alla riforma Renzi con un corteo il giorno prima della fine della consultazione sulla “buona scuola”. Nicolò spiega: «Questa riforma non ci piace. Si tagliano dieci miliardi alla scuola e si spaccia come formazione 200 ore di lavoro gratuito nei Professionali mentre 400 milioni continuano ad andare a progetti come quello del Mose».

Vittoria Scarpa del progetto “Senza dimora” segnala il malessere «della sparizione di professioni come quelle degli operatori di strada in una città che era all’avanguardia nei servizi legati alle nuove povertà e al disagio e che oggi, con i tagli, vede i servizi ridursi invece di innovarsi mentre molti considerano i senza casa come criminali». Lo sciopero sancisce, insomma, la nascita di un movimento nuovo che va dai lavoratori garantiti ai precari, dagli studenti agli ambientalisti e che vuole far sentire la sua voce anche nella prossima campagna elettorale a Venezia. Michele Valentini del Rivolta lo conferma: «Pensiamo che questa alleanza possa avere voce in città per dare una visione diversa e per fornire proposte concrete su come cambiare questa città liberandola anzitutto dai poteri forti».

Mitia Chiarin

 

chi sciopera

Biciclettata in centro tra i servizi tagliati

Non solo un corteo, ma anche una biciclettata allegra e colorata. Partenza domani alle 16 dal Municipio di Mestre, “cuore” delle iniziative dello sciopero generale dei sindacati di base e del sociale. In bicicletta poi si andrà a toccare vari punti che evidenziano i disagi causati dai tagli decisi dal commissario Zappalorto: la biblioteca di Mestre, il quartiere di via Piave, villa Franchin dove senza fondi comunali rischiano di fermarsi servizi molto apprezzati da cittadini e giovani. E poi le zone del degrado, come l’ex Umberto I. E saranno distribuiti volantini che spiegano nel dettaglio l’impatto dei tagli ai servizi: quasi 2 milioni di euro in meno per la cultura, 3 milioni in meno per il sociale, tagli ad ambiente, politiche giovanili, scuole, sport mentre i tributi aumentano. In prima fila anche un triciclo con una prua di barca, per richiamare il legame tra Mestre e Venezia. Domani per lo sciopero dei sindacati Cobas, Cub e Usb molti servizi rischiano di rimanere chiusi o funzionare a singhiozzo. Regolari saranno autobus e vaporetti Actv, previsti disagi al Marco Polo di Tessera. Quattro le ore di sciopero nel settore aereo (dalle 12 alle 16) che coinvolge anche il personale del gruppo Alitalia-Cai di Uiltrasporti e Anpav e gli assistenti di volo di EasyJet. Il personale delle Ferrovie si ferma dalle 00.01 alle 21 di venerdì. Possibili disagi a Ca’ Foscari e alla nuova fondazione comunale per l’assistenza domiciliare. Anche la Fiom di Maurizio Landini domani sciopera. Ma la Fiom veneziana sarà a Milano per lo sciopero di otto ore dei metalmeccanici. Aderisce anche la Federazione di Venezia di Rifondazione comunista. La Fiom veneziana sta organizzando dei pullman che partiranno per Milano alle 5 di domani.

(m.ch.)

 

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