Gazzettino – Venezia. Fontego dei Tedeschi, scintille al Tar.
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20
nov
2014
IL CASO – Due ricorsi di Italia Nostra contro l’intervento, decisione entro fine anno
Fontego dei Tedeschi, i lavori si concluderanno entro il 2015, ma una partita importante è ancora aperta in Tribunale e l’augurio è che la decisione sia assunta entro fine anno.
Ieri la seconda sezione del Tar ha trattenuto il ricorso per la decisione finale, dopo che l’avvocato di Italia Nostra Paolo Mantovan e quello del Comune Maurizio Ballarin hanno proposto le loro argomentazioni sulla vicenda.
Due i ricorsi presentati da Italia Nostra per l’ex sede delle Poste centrali di Rialto: nel primo si contestava il progetto siglato dall’archistar Rem Koolhaas per conto di Edizioni Property del Gruppo Benetton giudicato non un semplice restauro ma una vera e propria ristrutturazione in un edificio vincolato. Nel secondo si impugnava il permesso di costruire in deroga ottenuto dai proponenti.
Per Italia nostra non vi sarebbero gli estremi per dichiarare il progetto di “interesse pubblico” e l’associazione solleva perplessità sull’aumento dei volumi, in particolare la terrazza panoramica con pavimento in vetro, che diventerebbe un piano calpestabile in più. E di conseguenza sarebbero illegittime le deroghe alle norme edilizie e urbanistiche concesse al privato.
L’avvocato Ballarin del Comune, invece, sostenendo l’inammissibilità e la tardività del ricorso perchè Italia Nostra non avrebbe titolarità per esprimere una simile posizione, ha sottolineato la maggior fruibilità pubblica che verrebbe ad avere il complesso, grazie all’organizzazione di eventi che permetterebbero a chiunque di accedere a un palazzo un tempo usato solo e parzialmente dagli utenti delle Poste. A questo vanno aggiunti i 4-500 nuovi posti di lavoro promessi dal gruppo Benetton al Fontego.
La decisione ora spetta ai giudici amministrativi. Nel frattempo il Comune ha incamerato solo un milione di euro dei sei previsti come indennizzo: gli altri cinque restano vincolati presso uno studio notarile in attesa che si risolva il contenzioso.
Raffaella Vittadello