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I segretari dei circoli locali contestano la mancanza della prevista Valutazione ambientale strategia e inviano le osservazioni critiche al ministero

Contrarietà all’ampliamento dell’area aeroportuale e all’inadeguata valutazione dell’aumento dei passeggeri rispetto alle ricadute sulla città storica e richiesta di un cronoprogramma preciso che indichi quando e come verranno realizzate le opere di compensazione e di mitigazione. Sono queste le valutazioni fatte ieri dai segretari dei circoli del Pd di Tessera, Campalto e Favaro – rispettivamente Giuliana Blasigh, Paola Vincenzi e Gabriele Scaramuzza – nonché dall’ex consigliere provinciale Lionello Pellizzer e dal capogruppo in Municipalità Roberto Bertolin sullo studio di impatto ambientale del Masterplan 2021 che sta facendo discutere.

È stata elencata una serie di osservazioni che saranno inviate al ministero dell’Ambiente aperte al contributo dei cittadini. Il primo appunto riguarda la mancanza della cosiddetta Valutazione Ambientale Strategica (Vas), come già segnalato dal Comune di Marcon.

In secondo luogo il Pd si dice contrario «all’ampliamento del sedime aeroportuale». «Nel Masterplan», sostengono i segretari di circolo del Pd, «viene chiesta l’acquisizione al sedime aeroportuale dell’area del Terminal di Tessera e del bacino di laminazione di 15 ettari. Riteniamo che queste aree non siano funzionali allo sviluppo dell’aeroporto e devono essere lasciate alla pianificazione degli enti territoriali locali. L’area del Terminal di Tessera deve mantenere ruolo e funzioni urbane di interscambio tra terraferma Venezia e isole della Laguna Nord e deve svolgere funzione di cuscinetto fra abitato e l’aeroporto».

Tra le osservazioni, c’è anche quella di «stralciare il bacino di laminazione perché non venga acquisito all’area del sedime, mentre l’invarianza idraulica dev’essere assicurata dalla ricalibratura dei canali di bonifica esistenti».

Il Pd chiede che Save contribuisca a risolvere il problema dell’annosa insufficienza fognaria di Ca’ Noghera, non collegata al sistema fognario, e di Tessera, che ha ancora un sistema misto separato per le acque nere e bianche. Inoltre «si deve ridurre lo scarico diretto delle acque in laguna»; infine il Masterplan «recepisca quanto deciso dal consiglio comunale all’interno del Pat».

Importante la richiesta che venga eseguito un cronoprogramma preciso per le opere di mitigazione predisponendo accordi di programma con gli enti competenti. Il partito chiede l’insonorizzazione degli edifici, non solo i 15 previsti, ma molti di più. Infine l’ennesimo “no” ad ulteriori piste di decollo e atterraggio. Mercoledì anche la municipalità ha votato all’unanimità un ordine del giorno con le osservazioni alla Via del Masterplan.

Marta Artico

 

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