Nuova Venezia – “No al Masterplan dell’aeroporto”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
22
nov
2014
Incontro pubblico a Tessera: «Ecosistema e salute messe da parte, così non va»
No ad uno sviluppo indiscriminato dell’aeroporto che non tenga conto né dell’ecosistema complesso sul quale poggia, né della salute dei cittadini. È stato ribadito questo giovedì sera a Tessera all’affollato incontro pubblico organizzato dal Comitato cittadini di Tessera, Ca’ Noghera e Campalto di Cesare Rossi e Deborah Onisto, per discutere l’impatto ambientale del nuovo Masterplan di Save targato 2021 e incrementare le osservazioni alla Via da presentare entro il primo dicembre al Ministero.
C’erano residenti di Mestre, Favaro e pure comitati di Marcon, a dimostrazione che il territorio è vasto e i confini tra i comuni si fanno labili quando si tratta di aerei. Presenti le varie associazioni: La Salsola con Claudio Piovesan e Pino Sartori, Campalto Viva, il Comitato allagati con Fabrizio Zabeo. Ma anche Stefano Boato e gli ex consiglieri comunali e provinciali, da Lionello Pellizzer (Pd) a Renato Boraso e il grillino Davide Scano.
«Il rumore è come una droga», ha esordito Pino Sartori, «noi non ce ne accorgiamo, ci abituiamo. Potremmo non avere conseguenze immediate della nostra esposizione, ma a risentirne sono il cuore, il sistema nervoso e quello ormonale. E dopo vent’anni ci si ammala per un’esposizione al rumore che però secondo la legge è regolare».
Fabrizio Zabeo ha lanciato l’allarme, non solo quello idraulico: «Tra dieci anni dovremo tutti scappare, non solo i cittadini di Ca’ Noghera, ma anche quelli di Favaro e Mestre, e allora cosa faremo?».
Il professor Stefano Boato ha messo in evidenza tre punti: «L’area ex Poletti deve essere comprata dal Comune, anche ad un euro in più di Save, ma deve essere del Comune. In secondo luogo il cosiddetto bacino di laminazione: è previsto che diventi sedime aeroportuale ma non devono comperarsi un’area per fare il bacino di laminazione».
Osservazione avanzata dai circoli del Pd, i quali hanno fatto sapere che sotto quel sito ci passa la via Annia. Terza osservazione di Boato sull’inquinamento acustico: «Se siamo già oggi oltre i limiti, come fanno a dirci che aumentando i voli non ci sarà problema?».
Tra gli interventi anche quello del docente Carlo Giacomini. Ad esprimere preoccupazione anche Federico Camporese, Coordinatore Metropolitano di Sel: «Considerata la fragilità del territorio dove è insediato lo scalo, crediamo si debba procedere con la massima cautela, tenendo conto degli abitanti e salvaguardando le attività produttive presenti in quell’area. Per questo motivo pensiamo sia necessario ancorare ogni sviluppo al concetto imprescindibile di sostenibilità. Chiediamo, quindi, con forza, che il Masterplan venga sottoposto alla Vas (valutazione ambientale strategica). A nostro avviso Save deve operare nel rispetto di quanto definito nel Pat. Auspichiamo che Save la smetta di mettere in atto forzature approfittando della gestione commissariale».
Marta Artico