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TRIESTE – Parte da Trieste un emendamento alla legge di Stabilità destinato, nelle intenzioni, a «scippare» i 100 milioni previsti per il porto off-shore di Venezia per dirottarli all’interno sistema portuale dell’Alto Adriatico. Dopo le ripetute bocciature all’opera sostenuta dall’Autorità portuale di Venezia giunte dalla vice segretario nazionale del Pd e presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, ora è il senatore triestino del Pd Francesco Russo a scendere in campo annunciando un’azione in Parlamento attraverso la legge Finanziaria.

Ieri la prima mossa preparatoria all’emendamento, ovvero l’invio a 300 tra decisori politici, associazioni sindacali, associazioni di categoria, operatori portuali e ed economici del Friuli Venezia Giulia di una lettera aperta per «richiamare l’attenzione sul faraonico e incomprensibile, se non in ottica campanilistica, progetto di porto off shore», spiega il senatore Russo. Nelle prossime settimane, aggiunge, «insieme ad altri colleghi di altre regioni sono determinato a presentare un emendamento alla legge di Stabilità per dirottare questi 100 milioni verso progetti volti a potenziare e meglio collegare i siti portuali già presenti nell’Alto Adriatico».

Russo chiederà inoltre al Governo «un pronunciamento chiaro su un porto off shore che non sembra avere in alcun modo le caratteristiche necessarie per diventare una delle scelte strategiche sulle quali l’Italia dovrebbe investire risorse ingenti».

Antonella Lanfrit

 

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