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MIRANESE – I sindaci si uniscono alla preoccupazione: «La salute dei cittadini è in pericolo»

Lettera a Comuni e Cav: «Rumore oltre la soglia, intervenire subito con barriere fonoassorbenti»

LE REAZIONI – I sindaci sono sulla stessa linea: le nuove barriere vegetali servono al più presto. La Pavanello: «Manca una lunga serie di interventi arborei promessi e mai realizzati. Ciò che conta è salvaguardare al più presto la salute dei cittadini». Il collega di Spinea Checchin: « Situazione di estremo pericolo per la salute pubblica. Ora attendiamo le risposte di Cav»

SALUTE A RISCHIO  «Inquinamento acustico fuori norma, sono necessari interventi per ridurre rapidamente i livelli di rumore sul Passante di Mestre». L’Asl 13 scrive a Cav e Anas dopo i rilievi effettuati dall’Arpav. «È evidente che non è stato fatto alcun adeguato intervento di mitigazione». Colpiti i Comuni di Martellago, Mirano, Scorzé e Spinea.

 

L’Asl 13 scrive a Cav e Anas: «Inquinamento acustico oltre i limiti, intervenite subito»

Rumori, Passante “fuorilegge”

Colpiti i residenti nei comuni di Mirano, Spinea, Martellago e Scorzè

INQUINAMENTO «Inquinamento acustico fuori norma, sono necessari interventi per ridurre i livelli di rumore sul Passante»

«Inquinamento acustico fuori norma, sono necessari interventi per ridurre rapidamente i livelli di rumore sul Passante di Mestre». A prendere posizione è Flavio Valentini, direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 13, con una lettera inviata nei giorni scorsi a Cav e Anas.

«È evidente che non è stato fatto alcun adeguato intervento di mitigazione» scrive il direttore nel documento inviato a Regione, Provincia, Ministero dell’Ambiente e sindaci di Martellago, Mirano, Scorzé e Spinea.

Valentini certifica dunque quello che i residenti di questi quattro Comuni sostengono da anni: mancano le barriere vegetali, oltre all’inquinamento dell’aria il traffico sul Passante provoca anche un grave inquinamento di tipo acustico.

Il documento stilato dal dirigente dell’Ulss 13 si basa sui risultati delle rilevazioni condotte da Arpav tra il 21 e il 27 luglio scorso. «I dati forniti da Arpav confermano quanto già rilevato nel 2012 – si legge -, ovvero che nel periodo notturno i livelli sonori sono superiori ai limiti di legge».

Già due anni fa Valentini aveva chiesto agli enti gestori di Cav di valutare soluzioni tecniche in grado di ridurre l’impatto ambientale, ora dal Dipartimento di Prevenzione si rivolgono nuovamente a Cav e Anas: «Il progressivo aumento di traffico sta mettendo in evidenza una grave carenza progettuale non solo dal punto di vista tecnico ma anche dal punto di vista delle risorse per realizzare gli interventi di mitigazione – scrive Valentini -. Si resta a disposizione per eventuali valutazioni dei possibili interventi per ridurre il carico inquinante del Passante. L’obiettivo è migliorare il clima acustico della zona e la qualità della vita dei residenti».

In una nota già inviata agli stessi enti il 22 febbraio 2013, lo stesso Dipartimento di Prevenzione dell’Ulss 13 aveva segnalato Comune per Comune le strade in cui già nel dicembre 2012 erano stati evidenziati dei valori acustici superiore alla legge: a Mirano nei pressi delle vie Porara, Taglio e Caltana; a Spinea in via Crea e Pacinotti; a Salzano in via Villetta e Da Vinci; a Martellago nelle vie Mezzaluna, Zigaraga e Boschi; a Scorzé nelle vie Spangaro, Marco Polo e Ariosto.

 

LA REAZIONE DEI SINDACI

Pavanello: «Mancano le barriere»

Checchin: «Cittadini in pericolo»

«La lettera del Dipartimento di Prevenzione? Speriamo serva a sbrogliare la situazione». I sindaci sono sulla stessa linea, gli ultimi dati raccolti dall’Arpav rafforzano la loro convinzione: nuove barriere vegetali servono al più presto.

«Manca una lunga serie di interventi arborei promessi ma mai realizzati. Per Mirano gli accordi prevedevano trenta metri di barriera vegetale lungo tutto il tragitto del Passante, ma nulla è stato fatto – sottolinea Maria Rosa Pavanello -. Le zone più critiche? Sicuramente l’area al confine con Spinea, poi via Caltana e il tratto di Vetrego che si affaccia sull’autostrada».

Ma di chi è la responsabilità se quegli accordi non sono mai stati rispettati?

Maria Rosa Pavanello ha pochi dubbi: «La partita dei fondi e degli accordi era stata gestita dall’assessore regionale Chisso e dal commissario straordinario del Passante, Vernizzi. Ma ora fare polemiche non serve, ciò che conta è salvaguardare al più presto la salute dei cittadini».

Il collega di Spinea Silvano Checchin si aspetta molto dal tavolo tecnico costituito dalla Prefettura proprio per affrontare questo problema: «Lo conosciamo bene – sottolinea il sindaco -. Le località più critiche sono Fossa, Luneo e Crea. Speriamo che questa sollecitazione dell’Ulss 13 porti ad un’accelerata per eliminare una situazione di pericolo per la salute pubblica. Attendiamo uno studio da parte di Cav con le proposte di intervento».

(g.pip.)

 

 

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