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Gazzettino – Pedemontana, i grillini nei cantieri

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

30

nov

2014

Pedemontana tour, cantieri aperti per l’ispezione del M5S

9 parlamentari veneti grillini e alcuni amministratori ieri alle 9.30 sono entrati nel cantiere Sis di Mussolente prima tappa del percorso, accolti dal sindaco Montagner per visionare lo stato dei lavori della Spv

PARLAMENTARI E SPV Alla fine la Questura ha autorizzato la visita che il costruttore non voleva

«Zaia sta portando avanti il lavoro di Galan, prima del voto fuori tutti i documenti»

Il lungo balletto di conferme e smentite sull’accesso ai cantieri della superstrada Pedemontana per la manifestazione del Movimento 5 Stelle si è concluso nella tarda serata di venerdì, con una nota della Questura che ha autorizzato l’accesso ai soli parlamentari. Questi ultimi, con qualche defezione dell’ultimo minuto rispetto alle dodici presenze previste, sono stati così accolti ieri mattina dalle forze dell’ordine e da tre tecnici del consorzio Sis per una visita allo svincolo di Mussolente, prima di arrivare al campo base di Romano d’Ezzelino per incontrare giornalisti e altri attivisti provenienti da tutto il Veneto.

«L’organizzazione di questo tour è stata difficilissima perché fino a poche ore fa hanno fatto di tutto per negarci l’accesso – ha raccontato l’onorevole Francesca Businarolo – ma alla fine siamo i primi parlamentari che hanno visitato i cantieri. Abbiamo visto lavori in corso a dieci metri dalle case, il buco di una galleria profondo 10-15 metri e l’alveo di un canale che hanno fatto spostare, toccando un bacino idrico fra i più grandi d’Europa».

Il senatore Enrico Cappelletti ha quindi chiarito le ragioni del Pedemontana Tour: «Non facciamo una manifestazione contro qualcosa, ma a favore di una nuova viabilità che intervenga sull’esistente, che tuteli le persone, che sia sostenibile, che promuova il trasporto su ferro piuttosto che su gomma, che funzioni ma senza distruggere un territorio che non possiamo permetterci di oltraggiare con un solo metro quadro in più di cemento».

Tra i presenti è girata quindi la notizia di un costo complessivo dell’opera che sarebbe lievitato fino a 3 miliardi di euro, con un sacrificio sempre più gravoso richiesto alla parte pubblica. E in merito a questo il senatore Vito Crimi, bresciano, ha citato la situazione a suo dire analoga della nuova autostrada in Lombardia che collega Brescia a Milano: un’arteria vuota per i costi di pedaggio altissimi, che secondo le logiche del project financing sarà a carico dei cittadini.

Tra i parlamentari grillini era presente anche Stefano Vignaroli, vicepresidente della commissione bicamerale di indagine sul ciclo illecito dei rifiuti, che ha rivolto l’attenzione all’ex discarica Gie: «Sappiamo che queste opere diventano anche l’occasione per interrare i rifiuti tossici – ha affermato – e su questo dobbiamo fare più controlli per avere la massima trasparenza».

Giovanni Endrizzi ha quindi denunciato le forzature procedurali e la difficoltà di accesso agli atti («si prosegue sempre in deroga, anche con lavori che iniziano prima delle autorizzazioni») mentre Michele Brugnerotto ha annunciato la presentazione di un nuovo esposto alla Corte dei Conti per fare luce sul piano finanziario dell’opera.

Non poteva infine mancare un riferimento alle prossime elezioni regionali. Il portavoce del Covepa, Massimo Follesa, ha consegnato al gruppo del M5S alcune richieste da inserire nel proprio programma, tra cui la rimozione del commissario straordinario e dell’emergenza, e un’attenzione a contratti di concessione e inadempienze dal punto di vista idrogeologico. «Il governatore Zaia sta portando avanti il lavoro iniziato da Galan, che voleva fortemente quest’opera – ha aggiunto Cappelletti – e adesso allo stesso Zaia chiediamo di tirare fuori tutti i documenti prima che finisca la prossima campagna elettorale».

 

IL SINDACO DI MUSSOLENTE – Montagner: «Il Comune sta cercando di mediare gli espropri. Il casello di Casoni si poteva evitare»

Erano le circa le 9.30 ieri mattina quando i parlamentari del Movimento 5 Stelle sono arrivati ai cancelli del cantiere Sis di Mussolente. Provenivano da Montecchio Maggiore dove insieme con i consiglieri del movimento presenti nei diversi comuni del vicentino e i candidati alle prossime regionali si erano ritrovati per iniziare il «Pedemontana Tour».

Mussolente è stata la prima tappa del percorso. Ad accoglierli sindaco Cristiano Montagner, i proprietari direttamente interessati dall’opera, operai e tecnici del Concessionario. C’è stato uno scambio di opinioni con gli espropriati che hanno spiegato la situazione che stanno vivendo e le problematiche che il cantiere sta creando. «Noi come Comune stiamo cercando di mediare – ha ribadito Montagner – È un opera importante ma invasiva e i cittadini necessitano di risposte. Noi siamo vicini a loro nella mediazione e in tutto quello che serve per la difesa del territorio». Montagner ha evidenziato i problemi che il territorio si troverà ad affrontare rispetto la viabilità locale una volta completato il casello in particolare per la frazione di Casoni.

«Questo casello si poteva anche evitare – ha spiegato – ma erano scelte che si potevano fare prima del progetto esecutivo non in fase di contrattazione. Abbiamo preso in mano una situazione già definita e non abbiamo potuto metter mano a quelle che erano scelte già fatte».

In merito al tracciato in particolare il sen. Cappelletti ha chiesto la posizione dei Comuni che inizialmente erano concordi su una tipologia di tracciato differente poi modificato. «Devo cercare di difendere il mio territorio da una parte – ha risposto Montagner – e rispettare la legge dall’altra».

 

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